E’ ormai imminente la pubblicazione del bando del concorso riservato per abilitati che dal 2018 darà avvio alla fase transitoria del reclutamento prevista dal DM 59/2017 per tutti gli abilitati (e ora anchedocenti di ruolo grazie alla sentenza della Consulta) che potranno così partecipare ad procedura concorsuale semplificata per avere accesso ad una GMR per le future immissioni in ruolo.
Secondo la nuova normativa i docenti in possesso di abilitazione parteciperanno ad un concorso costituito da una sola prova orale ed entreranno in una Graduatoria di Merito Regionale (GMR abilitati) con un punteggio derivante dal voto di tale prova sommato ai titoli posseduti (la cui tabella di valutazione sarà prossimamente resa pubblica e di cui abbiamo dato anticipazioni qui).
Ricordiamo che anche in presenza delle GMR abilitati si procederà alle assunzioni dalle GMR delconcorso 2016 non esaurite e ancora in vigore immettendo in ruolo i vincitori e gli idonei (è stata eliminato il limite del 10%) per la validità del triennio delle GMR concorso 2016 di cui è in discussione la proroga di un anno proprio nella legge di bilancio in discussione.
Da ciò si evince che per alcune classi di concorso in alcune regioni non ci saranno assunzioni, dato che le GMR 2016 non risultano ancora esaurite. Qualche possibilità in più c’è per le classi di concorso per le quali le GAE sono già esaurite (o che si esauriranno a breve), in quanto il 50% dei posti del contingente che spetterebbe alle GAE, sarebbe assegnato tutto alle GMR 2016 e, in caso di esaurimento, alle GMR abilitati.
Il problema è che per alcune cdc per le quali non sono esaurite né le GAE né le GMR 2016, i docenti che si troveranno in GMR abilitati rischieranno di permanere in graduatoria per anni prima di avere il tanto sospirato incarico a tempo indeterminato.
Tra le classi di concorso più penalizzate ci sono le nuove A37, A46, A29, A30, A47, A19 e i posti di sostegno alla secondaria di primo e secondo grado per le regioni meridionali.
In questo caso si ripeterebbero le dinamiche che da anni si verificano nelle GAE nonostante nell’idea politica iniziale sia stato fatto addirittura un piano nazionale assunzioni per correggere gli errori di un sistema che ha creato i così detti “precari storici”.
E’ stata data inoltre la possibilità di partecipare ai prossimi concorsi (compreso questo) anche ai docenti di ruolo, che per sperare in un passaggio di ruolo/cattedra o in un avvicinamento alla provincia di residenza potrebbero andare ad ingrossare le fila delle GMR Abilitati.
Difficile sarà la previsione del numero di posti che si renderanno disponibili nei prossimi anni. Non sarebbe per altro una novità per il Miur, visto che già in passato le previsioni non sono state confermate e in diverse province per alcune classi di concorso non è stato possibile conferire l’incarico a tempo indeterminato a tutti i vincitori nei tempi previsti, in quanto i posti disponibili non erano sufficienti.
Questo aspetto, se assume un valore secondario per i docenti abilitati, in quanto le GMR Abilitati non avranno scadenza, diventa però particolarmente importante per coloro i quali partecipano al concorso ordinario e a quello riservato a chi ha 3 anni di servizio.
Ricordiamo che le assunzioni vengono effettuate sui posti in Organico di Diritto, che si rendono disponibili principalmente in seguito ai pensionamenti.
Una quota di tali posti viene riservata ogni anno ai passaggi di cattedra/ruolo e ai trasferimenti interprovinciali.
Ma a rendere il conteggio ancora più difficile potrebbe essere la presenza dei docenti di ruolo.
Consideriamo ad esempio un docente che ottiene il ruolo da GMR abilitati su un posto relativo ad un’altra CDC oppure in una provincia diversa. In tal caso egli va ad occupare un posto e ne libera un altro, quindi il numero di posti totali non cambia, ma modifica la distribuzione dei posti vacanti e disponibili, siaterritoriale che professionale.
In generale negli ultimi anni i principali movimenti sono avvenuti dalle province settentrionali a quelle meridionali, mentre la mobilità professionale di solito riguarda le richieste verso un ordine di scuola superiore.
Presumibilmente, quindi, si libereranno più posti nelle province settentrionali e per le classi di concorso della scuola secondaria di I grado.
Il discorso tuttavia non può essere generalizzato con certezza e potranno esserci situazioni differenti per ciascuna provincia e classe di concorso.
Fonte: www.professionistiscuola.it