Quella del rinnovo delle graduatorie d’istituto è una situazione che il Miur avrebbe dovuto gestire meglio.
L’impressione è che la “partita” sia stata sottovalutata e a settembre i nodi potrebbero venire al pettine.
Alle scuole, infatti, sono pervenute 416mila domande: più di quanto si pensasse (le previsioni si fermavano attorno a quota 350mila). Per la loro gestione e comunicazione al Sidi, il sistema informatico del ministero dell’Istruzione, i sindacati hanno già ottenuto una proroga di un paio di settimane. Ma potrebbero non bastare. E ora, sempre i rappresentanti dei lavoratori, chiedono un ulteriore slittamento dei tempi.
È un po’ curioso, tuttavia, che ancora gli stessi sindacati pretendano anche che entro i primi di settembre possano essere pubblicate le graduatorie relative sempre alle graduatorie d’Istituto. Chi ha esperienza di organizzazione scolastica, sa bene che una graduatoria per diventare finale necessita di non poche settimane di “avvicinamento”: prima l’amministrazione pubblica la provvisoria (per realizzare la quale occorrono non proprio una manciata di giorni); in seconda battuta, sulla base della prima lista, raccoglie i ricorsi (entro cinque-giorni); quindi li esamina (altri dieci-venti giorni); infine, pubblica la lista di attesa definitiva (anche questa in linea teorica impugnabile entro alcuni giorni).
Viene ora da chiedersi come si possa pensare, al 3 di luglio, che tutto ciò avvenga in poco più di un mese. Anzi, di meno, considerando che la settimana di Ferragosto non porterà ad alcun avanzamento dei lavori.
Invece, scrive la Flc-Cgil dopo l’incontro tenuto al Miur, i sindacati hanno chiesto all’amministrazione un “impegno a garantire la pubblicazione delle graduatorie entro l’inizio dell’anno scolastico per evitare il solito ricorso alle supplenze fino all’avente diritto, che hanno determinato notevoli problemi alle scuole, agli studenti e ai docenti precari”.
A rallentare l’aggiornamento, inoltre, sono i diversi problemi da superare, ad iniziare dalle numerose anomalie del sistema informativo SIDI, anche se secondo il MIUR oggi il sistema è perfettamente allineato.
La Direzione generale dei Sistemi Informativi, comunque, riferisce sempre la Flc-Cgil, ha raggruppato la maggior parte dei problemi in due filoni principali: i punteggi pregressi che ora sono stati valorizzati e conteggiati. Il MIUR procederà a una verifica e ad un ricalcolo di tutti i punteggi dei docenti, poi, in caso di anomalie, invierà una mail alle scuole per la riprova prima di far validare i punteggi. Se ci saranno disallineamenti sarà chiesta la verifica dei punteggi; il problema del sistema che risultava “momentaneamente non disponibile” è stato risolto.
“In questi giorni – commenta il sindacato guidato da Francesco Sinopoli – avevamo ripetutamente sollecitato l’Amministrazione a mettere in atto interventi tempestivi al riguardo, segnalando situazioni che erano ampiamente diffuse e che le scuole ci avevano comunicato. Con l’occasione abbiamo anche evidenziato la necessità di posticipare ancora la scadenza dell’inserimento delle domande”.
“Questo intervento è sicuramente importante, ma invitiamo le scuole a fornire un riscontro sul funzionamento e ad inviarci eventuali ulteriori segnalazioni puntuali”.
Sulle altre questioni abbiamo sollecitato un chiarimento rispetto alla dichiarazione del titolo di accesso (se già dichiarato non deve essere motivo di esclusione, non essendo rivalutato), e sulle difficoltà di inserimento delle domande degli inclusi con riserva nelle graduatorie ad esaurimento.
Sono state anche segnalate alcune difficoltà relative allo scioglimento delle riserve e alla dichiarazione del titolo di sostegno nelle procedure annuali delle graduatorie ad esaurimento.
“Nel caso ci fossero ulteriori intoppi o malfunzionamenti, il Miur ha chiesto di segnalarli direttamente con una mail alla DG-CASIS: dgcasis.ufficio3@istruzione.it precisando di volta in volta il codice fiscale dell´interessato e la relativa problematica”, riferisce la Gilda degli insegnanti.
L’Amministrazione, infine, ha garantito che saranno emanati dei chiarimenti su queste problematiche attraverso nuove FAQ.
Fonte: www.latecnicadellascuola.it