La carenza dei posti da assegnare ai vincitori e idonei del concorso 2016 sta diventando un problema serio. Soprattutto per i maestri di primaria e infanzia della Sicilia.
I numeri sono, del resto, a dir poco preoccupanti: a fronte di 1.096 posti messi a bando per la primaria, le severe commissioni dell’Isola hanno selezionato solo circa 700 vincitori. Ora, però, i posti comunicati dal Miur, ci segnala il gruppo Vincitori concorso Primaria Sicilia senza cattedra, sono appena 143. Ma poiché la metà andranno a chi risiede nelle GaE, alla fine a prendersi il fatidico contratto a tempo indeterminato saranno in 72.
In pratica, entrerà in ruolo solo un vincitore del “concorsone” ogni dieci selezionati. La stragrande maggioranza, gli altri 630, dovranno sperare nel prossimo biennio. Dopo il quale, in teoria, qualora la carenza di posti perdurasse, potrebbero addirittura perdere la loro facoltà di accesso al ruolo.
Stesso copione per la scuola dell’infanzia: delle 449 cattedre messe a bando, le assunzioni accordate dal dicastero di Viale Trastevere saranno solamente 88. Da dividere, anche queste, con le GaE: quindi, i vincitori che prenderanno il ruolo si ridurranno a 44. Anche in questo caso, si tratta di un decimo dei posti totali.
Ora, considerando che la scorsa estate nessun docente venne assunto, poiché il concorso era appena stato avviato, la logica avrebbe voluto che nel 2017 ne fossero stati autorizzati almeno la metà del “plotone” totale da assumere.
Solo che i neo-assunti della Buona Scuola sono andati, nel frattempo, a prendersi quasi tutte le cattedre del Sud, Sicilia compresa.
E ora? L’unica cosa certa è che le graduatorie dei vincitori del concorso pubblico valgono tre anni. I timori, quindi, sono fondati.
I diretti interessati stanno cercando di coinvolgere le massime istituzioni locali. Perché temono di essersi imposti in una selezione che, per molti, potrebbe rivelarsi una beffa cosmica.
“È una problematica della regione Sicilia, a cui deve rispondere il Miur”, ci dice il gruppo Vincitori concorso Primaria Sicilia senza cattedra. Al ministero, per il momento, però tutto tace. I posti, del resto, sono stati assegnati ad altri ed ora non possono ricrearsi dal nulla.
L’impressione è che senza un provvedimento straordinario, più di qualche vincitore e idoneo potrebbe ritrovarsi a discutere nelle aule dei tribunali anziché in quelle scolastiche.