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Graduatorie di istituto 2017/20: troppo sovraccarico per le segreterie, scontro tra Miur e OO.SS

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logo5E’ scontro tra OO.SS e Ministero sulle tempistiche a cui dovranno attenersi le segreterie per valutazione ed inserimento delle domande di inserimento/aggiornamento delle graduatorie di istituto per il triennio scolastico 2017/2020.

 

Dunque, lo scorso 7 giugno, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal hanno inviato una richiesta d’incontro urgente  al ministero, per cercare di risolvere le varie problematiche emerse. In primis la data di scadenza per la valutazione delle domande, ovvero il 30 giugno (quindi in sostanza si tratta di soli 6 giorni considerato che il termine ultimo per la presentazione della domanda era oggi, 24 giugno) per esaminare le domande ed inserirle a sistema. A ciò si aggiunge il fatto che il periodo in questione coincide con gli esami di Stato negli istituti secondari superiori.

Nel comunicato pubblicato dalla Flc Cgil, veniva sottolineato come il MIUR, avesse preso fin troppo tempo(tempo sottratto anche a noi docenti che abbiamo dovuto fare i salti mortali per consegnare in tempo le “famigerate” domande!) a causa della discussione sulla modifica dei titoli, come anche per le nuove certificazioni informatiche, prima di indire il bando per il rinnovo non può pensare di recuperare il tempo perduto a carico delle scuole e degli assistenti amministrativi. I quali, peraltro – è bene ricordare – non possono neppure essere sostituiti in caso di assenza.

Oggi, ultimo giorno utile per la presentazione delle domande, arriva il comunicato di Francesco Sinopoli, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL: (…)

Si prevede l’arrivo di centinaia di migliaia di richieste da parte di precari che ripongono nelle graduatorie di istituto le loro aspettative di lavoro. Il 30 giugno scadranno i termini per la valutazione e l’inserimento al sistema da parte delle segreterie scolastiche. Il Miur, con una scelta irresponsabile, ha dato alle segreterie con un organico sottodimensionato, in un periodo così denso di scadenze, solo una settimana di tempo per un’operazione così complessa e delicata che parla alla qualità del sistema.

E infatti si tratta:

  • delle speranze e del futuro di migliaia di docenti, molti dei quali sono al loro primo approccio con il servizio pubblico
  • della regolarità delle operazioni di inizio d’anno legata anche alla puntuale e corretta pubblicazione delle graduatorie, strumento per far salire in cattedra i docenti in tempo utile
  • della dignità del lavoro di oltre 50.000 assistenti amministrativi e Dsga ai quali imporre una scadenza cosi ravvicinata significa considerarli dei semplici passacarte senza tenere conto della molteplicità del lavoro che incombe su di essi in questo periodo dell’anno a partire dalle operazioni legate agli esami di Stato e di licenza media.

Ci chiediamo perché accade tutto ciò? Per l’assoluta irrazionalità del Miur incapace di governare i processi complessi. O per altre finalità incomprensibili. Diversamente non si spiegherebbe perché lo stesso Ministero ha impiegato mesi e mesi prima di far uscire il bando, scaricando poi sulle segreterie scolastiche e sul personale tutte le contraddizioni di un sistema ormai in panne.

Le richieste sindacali di dare un supporto alle segreterie, di rivedere i tempi di lavorazione delle domande, di aumentare l’efficienza del sistema informativo, ripetute più e più volte, nell’intento di rendere certa e corretta la pubblicazione delle graduatorie, sono rimaste inascoltate.

Ciò dimostra la fondatezza di una battaglia storica che la FLC CGIL porta avanti da anni con la richiesta di spostare le pratiche seriali dalle scuole ai centri ministeriali.(…)

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