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Mobilità Prof siciliani: posti raddoppiano ma difficoltà permangono

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master e perfezionamenti biennaliIl Miur ha destinato 1.800 posti per i Prof siciliani che chiederanno di rientrare nell’isola il prossimo anno. Per molti il rientro sarà quasi impossibile

I dati, purtroppo, parlano chiaro: nonostante la volontà e i buoni propositi del ministero di aumentare (raddoppiare) le cattedre per i Prof siciliani titolari al nord Italia, il loro rientro non sarà così scontato. Ma vediamo perché.

I numeri dei trasferimenti in Sicilia: nonostante siano aumentati i posti disponibili parecchi docenti rimarranno bloccati al nord, davvero difficile il loro rientro

Un’ottima analisi dell’attuale situazione sui futuri organici e sui presunti movimenti dei 24 cfu per concorso insegnantidocenti è stata condotta oggi dal giornalista Michele Giuliano in un apprezzabile articolo sul QdS (Quotidiano di Sicilia). L’articolo in oggetto affronta la scottante questione della mobilità dei docenti, con particolare riguardo ai numeri di quelli siciliani, i quali hanno dovuto trasferirsi per volontà dell’algoritmo ministeriale in molte località del nord Italia.

Per fare il punto della situazione bisogna fare un passo indietro e ricordare alcuni aspetti importanti che entreranno in gioco da qui in avanti affinché le speranze di molti insegnanti, attualmente di stanza al nord, possano concretizzarsi con il loro definitivo ritorno in Sicilia.

Parecchi Prof siciliani potrebbero rimanere al nord: le percentuali sui trasferimenti (30%) sono troppo risicate

Primo tra tutti le percentuali da destinare ai trasferimenti durante le varie fasi di mobilità. Come si sa infatti tale aliquota viene fissata dal recente CCNL sulla mobilità al 30%, poco rispetto alla mole di docenti attualmente impiegati in sedi provvisorie siciliane ma di fatto titolari presso scuole distanti anche migliaia di chilometri dai rispettivi luoghi di residenza che presto dovranno rientrare al loro posto.corso-lim

Le cattedre siciliane disponibili per le prossime assunzioni, per i prossimi trasferimenti, per i passaggi di cattedra nonché di ruolo – secondo quanto ufficializzato dal Miur – sarebbero circa 3.500. Di questi, come si sa, il 60% sarà destinato alle assunzioni di nuovi docenti, il 30% per i trasferimenti e il restante 10% per i movimenti professionali (ovvero per i cosiddetti ‘passaggi’).

Numeri alla mano, quindi, il dato riferito alle cattedre disponibili per i trasferimenti dovrebbe attestarsi a poco più di 1.050 posti; in particolare, tali numeri possono così riassumersi: 790 posti comuni e 270 di posti sostegno. Ovviamente a beneficiare di questa situazione saranno i docenti che hanno avuto il ‘coraggio’ di rinunciare al famoso Piano assunzionale del 2015, preferendo con palpitazione di rimanere nelle GaE e, ovviamente, i pochissimi docenti vincitori dell’ultimo concorso 2016 a cui spetta la maggiore fetta dei posti messi a disposizione per le prossime assunzioni (il 60% del totale).

I Prof siciliani con il titolo rimarranno al nord, mentre molti senza titolo lavoreranno nell’isola

Quest’anno, bisogna sottolinearlo, il rientro dei docenti in Sicilia è stato ampio, rappresentato da un buon numero di unità: circa 3.500 docenti rientrati dal nord Italia per effetto della domanda in assegnazione provvisoria (straordinaria, cioè in deroga al vincolo triennale) che in aggiunta ai circa 1.100 posti in più di docenti senza titolo ha rappresentato il totale dei posti in deroga sul sostegno nell’isola (4.600).università telematica ecampus

Questo numero complessivo è il risultato delle tante sentenze che molti Tribunali hanno assegnato alle scuole isolane. Tale numero – come è facile prevedere – a partire dal prossimo settembre sarà destinato ad aumentare ma i docenti regolarmente in possesso del titolo di sostegno, ironia della sorte, rimarranno ‘bloccati’ nelle loro sedi del nord, mentre una parte consistente di personale docente non abilitato riempirà l’ampia carestia dei posti sul sostegno.

Il grido di allarme dei sindacati sui Prof siciliani specializzati: «pretendiamo più stabilizzazioni sul sostegno»

Una situazione questa imbarazzante e raccapricciante, tanto che alcuni giorni fa le maggiori sigle sindacali siciliane hanno lanciato un vero e proprio grido di allarme su questo fronte, auspicando di fatto una consistente fetta di stabilizzazioni sul sostegno. Ma da Roma, da quanto si apprende, “di ulteriori posti ne arriveranno poco più di 830”.

Fonte:www.scuolainforma.it

 

 
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