Il costo relativo a tasse e contributi per la frequenza di un corso di laurea di un’università pubblica è detraibile senza alcuna limitazione nella misura del 19% di quanto deliberato dall’ateneo statale di appartenenza.
Cosa rientra nella detrazione oltre alle tasse di immatricolazione e iscrizioni (anche per gli studenti fuori corso)?
Rientrano anche le soprattasse di esami di profitto, le spese per la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea, la frequenza dei tirocini formativi attivi. La detrazione spetta per le spese sostenute nel 2016, relativa alla dichiarazione dei redditi 2017, ance se riguarda più anni.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate 7E/2017ha puntualizzato che non sono ammesse le spese per l’acquisto di libri scolastici, strumenti musicali, materali di cancelleria nonché quelle di viaggio, vitto e alloggio. Su questo, però, potrebbe esserci un ripensamento soprattutto per le spese di vitto. Sono ammesse alla detrazione anche le spese per la frequenza dei corsi di specializzazione, di master universitari, di corsi di dottorato di ricerca.