Fonte: latecnicadellascuola.it – Quali poteri conferisce al Collegio docenti, l’ipotesi di CCNI sul passaggio da ambito territoriale a scuola dei titolari d’ambito per l’a.s. 2017/2018?
Incominciamo con l’affermare che non si tratta di un’intesa, ma di un vero e proprio contratto collettivo nazionale integrativo, che per adesso è solo un’ipotesi per il fatto che dovrà essere validato dalla certificazione di controllo da parte del dipartimento della Funzione Pubblica e del Mef.
All’art.3 di questo contratto è chiaramente scritto che il dirigente scolastico formula la proposta di passaggio da ambito a scuola in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa. A tal fine il dirigente, previa deliberazione del collegio dei docenti su proposta del dirigente medesimo, individua sino a un massimo di sei titoli ed esperienze specifiche tra quelle di cui all’allegato A, per ciascun posto vacante e disponibile, ovvero per gruppi di posti, in coerenza con il PTOF e il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica. Qualora il collegio dei docenti correttamente convocato non si esprima entro 7 giorni dalla data prevista, il dirigente scolastico procede comunque all’individuazione dei requisiti e alla pubblicazione dell’avviso, nel rispetto dei termini previsti a livello nazionale.
La novità fondamentale sulla chiamata diretta, rispetto a quanto disposto dalla legge 107/2015 che lasciava ampi margini di discrezionalità ai Dirigenti scolastici, sta nel fatto che sarà il Collegio dei docenti, convocato regolarmente dal Ds, a deliberare i requisiti “oggettivi” elencati nell’allegato A dell’ipotesi di contratto. Tale allegato A prevede 18 requisiti di cui 8 si riferiscono a titoli e 10 ad esperienze didattiche certificate. Il Collegio dei docenti su proposta del Dirigente scolastico individua e delibera fino ad un massimo di 6 requisiti. La delibera del Collegio dei docenti prevista all’art.3, non solo può modificare la proposta del Ds, mapotrebbe specificare anche l’ordine di importanza dei requisiti scelti piuttosto che il numero di certificazioni degli stessi requisiti.
In buona sostanza la delibera del Collegio dei docenti, almeno questo è il parere dei sindacati che hanno firmato l’ipotesi di CCNI sul passaggio dei docenti da ambito a scuola, non si limiterebbe soltanto alla pura scelta elencata dei requisiti, ma potrebbe entrare nel merito dell’importanza gerarchica degli stessi dandone per esempio un ordine di priorità.
Quindi sulla base della delibera del Collegio dei docenti, il dirigente scolastico opera un esame comparativo delle candidature prodotte dai docenti e quindi individua il docente cui effettuare la proposta.