Preparare docenti e Ata all’inclusione degli alunni disabili, anche alla singola disabilità.
È uno dei punti cardine contenuti nel decreto legislativo della L.107/15 annesso alla riforma del sostegno.
A ricordarlo è stata la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, il 29 marzo, in occasione della presentazione del libro “Scuola a rotelle”, scritto dalla parlamentare Ileana Argentin assieme a Paolo Marcacci, insegnante di Lettere.
“Dobbiamo sempre di più mettere nelle condizioni le classi, le docenti e i docenti di avere tutti gli strumenti per fare la migliore inclusione possibile perché è un elemento anche di formazione per l’insieme delle ragazze e dei ragazzi”, ha detto la responsabile del Miur.
“Stiamo affrontando queste tematiche – ha aggiunto la ministra – con un dialogo positivo, intenso. Lo abbiamo fatto come ministero ma lo hanno fatto anche le commissioni parlamentari, nell’ambito della delega sull’inclusione giunta quasi alle ultime battute”.
“Domani sera (30 marzo ndr) – ha continuato la ministra – incontrerò i rappresentanti delle associazioni dei genitori. E metteremo insieme i passi avanti fatti, con il recepimento di molti punti come, ad esempio, la richiesta di supportare la preparazione dei docenti. Considerando che abbiamo la possibilità di avere molti più strumenti a sostegno della didattica per l’inclusione: nuove tecnologie, digitalizzazione, ausili all’apprendimento”.
Va preparato “l’insieme di tutto il personale delle scuole, non soltanto gli insegnanti e dobbiamo consolidare l’attenzione alla singola persona e quindi alla sua singola disabilità e alla differenza sia di disabilità sia di genere”, ha concluso Fedeli.
Resta ora da capire quale sarà l’impegno che aspetta docenti e Ata: quante ore l’anno di formazione dovranno svolgere? In presenza o anche on line? Quali saranno i formatori? L’aggiornamento ogni quanti anni dovrà essere svolto? Quali finanziamenti sono previsti per formare un milione di dipendenti di ruolo? Sono tutte domande a cui il decreto su sostegno e inclusione, l’Atto 378 in via di approvazione finale da parte del Governo, dovrà rispondere.
Fonte: latecnicadellascuola.it