Diventa realtà l’ipotesi di estensione dell’apertura di asili nidi e scuole dell’infanzia fino alla metà di luglio.
L’ufficialità arriva dal Comune di Modena che annuncia «Nelle prime due settimane di luglio 2017, fino a venerdì 14, a Modena nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali sarà attivato un servizio di prolungamento estivo rivolto ai bambini che già frequentano le strutture, garantendo la disponibilità fino al 50 per cento degli utenti».
È una di quelle notizie destinate se non a migliorare la vita di tante coppie di genitori-lavoratori certo a renderla meno difficile da organizzare. Come noto a fine giugno, con la chiusura di asili e nidi, sono tante le coppie che non avendo a disposizione nonni fac-totum devono ingegnarsi per trovare sistemazione per i figli durante l’orario di lavoro.
Ora la possibilità di avere questa extra-time delle scuole permetterà loro di rendere più facile l’organizzazione. Anche se solo alla metà dell’utenza.
Il bando per le iscrizioni dei bambini sarà pubblicato entro la fine del mese e il costo per le famiglie -altra buona notizia – corrisponderà alla metà della retta mensile applicata attualmente. Ma come saranno organizzate le scuole per questo servizio extra-time? È prevista la presenza di personale docente e non docente che durante l’anno è stato impegnato nello stesso servizio, permettendo così continuità con la precedente esperienza. «È uno degli aspetti principali, considerato qualitativamente significativo e introdotto grazie anche alla disponibilità e professionalità del personale scolastico, – spiega il Comune – inserito nel protocollo d’intesa siglato dal Comune di Modena con i sindacati di categoria (Fp-Cgil, Cisl-Fp, Csa) e le Rappresentanze sindacali unitarie dell’ente, che prevede anche la definizione di un incentivo economico per i lavoratori impegnati in quel periodo, oltre al consolidamento della strutturazione e della qualità dei servizi all’infanzia comunale, anche avvalendosi di quanto previsto dal decreto legislativo 113 del 2016, che consente la copertura del turn over».
L’iniziativa che nasce proprio per rispondere all’ esigenza di avere una offerta diversificata dei servizi scolastici espresse dalle famiglie, ha carattere sperimentale per due anni. A questo proposito è prevista una specifica verifica, dopo il primo anno, per valutare la qualità del servizio e la sua corrispondenza ai bisogni delle famiglie.
Quanto al personale, le adesioni a questo periodo di lavoro extra, partirà dai volontari – personale docente (insegnanti ed educatori) – con un contingente minimo di due docenti per struttura (alla scuola d’infanzia del Villaggio Giardino, per le sue caratteristiche particolari, saranno comunque quattro), mentre il personale non docente sarà impegnato per una settimana, la prima o la seconda in modo alternato nei due anni di sperimentazione, salvo diverso accordo nei collettivi.
Le attività che saranno programmate terranno conto della stagione estiva e dell’opportunità di fare interagire bambini provenienti da sezioni diverse della stessa scuola. La progettazione verrà definita nei prossimi mesi insieme a insegnanti ed educatori.
Con una dichiarazione diramata tramite ufficio stampa, l’assessore all’Istruzione Gian Pietro Cavazza esprime soddisfazione per il progetto giunto alla sua fase attuativa.
«È un risultato importante del percorso avviato lo scorso anno per rispondere positivamente alle richieste espresse dalle famiglie di maggiore flessibilità nei servizi scolastici e per avere rette nei nidi più basse» fa sapere l’assessore, che anticipa anche come questo rappresenti solo l’inizio.
In programma infatti c’è l’avvio di un percorso con i sindacati
per definire un analogo accordo anche per le scuole d’infanzia gestite dalla Fondazione Cresciamo «così da poter garantire anche a quelle famiglie il servizio nelle prime due settimane di luglio riconoscendo, nello stesso tempo, un incentivo economico al personale impegnato nelle strutture».
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