ONTE: “Un ds durante il collegio dei docenti può far votare forzatamente un punto dell’Odg minacciando di rinviare tutto al giorno successivo? Io ne sto vedendo di ogni sorta ultimamente… mi sembra che certi ds abbiano manie di onnipotenza“.
Con queste parole, all’interno di un gruppo Facebook, una insegnante ha voluto evidenziare come i dirigenti scolastici tendano a forzare quelle che sono le procedure consuetudinarie del collegio docenti. Al fine di fare chiarezza, riportiamo il regolamento scritto dal responsabile dipartimento giuridico-legale della Gilda degli insegnanti di Napoli, Enzo Gallo.
CONVOCAZIONE Il collegio dei docenti è, in via ordinaria, convocato con circolare del dirigente scolastico notificata ai singoli docenti 10 giorni prima della data della riunione Laddove possibile la circolare è accompagnata da proposte di delibere da sottoporre al collegio preparate dal dirigente scolastico, dalle commissioni espresse dal collegio stesso, da singoli gruppi di docenti.
ORDINE DEL GIORNO Entro le prime due riunioni il collegio docenti stabilisce il piano annuale delle riunioni ordinarie del collegio sulla base del monte ore previsto dal contratto nazionale. L’ordine del giorno per tutte le riunioni viene predisposto dal dirigente scolastico, tenendo conto del piano annuale, delle esigenze di servizio, di eventuali delibere di inserimento all’o.d.g. di precedenti collegi, di proposte dei gruppi di lavoro di docenti, delle richieste di un terzo dei suoi componenti.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE Le proposte iniziali, quelle di rettifica e quelle alternative dovranno fornire le seguenti indicazioni: 1) punto all’ o.d.g. a cui esse si riferiscono 2) nome del relatore proponente ed eventuali sostenitori della proposta 3) specificazione degli obiettivi che si intendono raggiungere 4) procedure di attuazione della proposta con indicazione dei tempi e delle risorse.
DISCUSSIONE PRELIMINARE E PUBBLICAZIONE I singoli docenti cinque giorni prima della data di convocazione del collegio possono far pervenire al dirigente scolastico delle proposte indicando se trattasi di proposte in rettifica o in alternativa alle precedenti. Il dirigente scolastico, nel caso di presenza di più proposte su un singolo argomento all’ordine del giorno, può convocare i diversi relatori interessati invitandoli ad una eventuale elaborazione di un’unica proposta. Qualora tale tentativo di composizione non possa realizzarsi i relatori presenteranno separatamente al collegio le proposte. Due giorni prima della data di convocazione del collegio tutte le proposte pervenute saranno disponibili in sala docenti ed ai docenti stessi è permesso averne copia.
DIBATTITO COLLEGIALE 1) Il dirigente scolastico in qualità di presidente del collegio effettua le sue comunicazioni ad inizio di seduta nel tempo di 15 minuti. I successivi interventi del dirigente scolastico saranno contenuti nei tempi e nelle modalità previsti dai punti 2) e 3). Il dirigente scolastico potrà inoltre intervenire brevemente per richiamo al regolamento in qualità di moderatore. 2) Ogni relatore illustra la proposta nel tempo massimo di 5 minuti. 3) Il dirigente scolastico coordina gli interventi al dibattito. Ogni docente può effettuare brevi interventi di 2 minuti. Nell’intervento specificherà se trattasi: a) di richieste di chiarimenti b) di proposte in rettifica o in alternativa c) di proprio parere a sostegno o rifiuto della proposta. 4) Il relatore al termine degli interventi ha diritto di replica per un tempo massimo di 3 minuti. In tale intervento il relatore può manifestare la volontà di far proprie le proposte di rettifica o rifiutarle.
VOTAZIONI Il dirigente scolastico in qualità di presidente del collegio mette ai voti tutte le proposte pervenute. I relatori di proposte, prima dell’inizio delle votazioni, hanno facoltà di ritirare le proprie proposte. Il dirigente scolastico mette in votazione le proposte rimaste chiedendo di esprimere dapprima il voto favorevole, poi il voto contrario e infine l’astensione Se su un singolo argomento su cui deliberare esiste una sola proposta, viene votata la singola proposta e approvata con la maggioranza dei votanti. Se su un singolo argomento esistono più di due proposte il Dirigente scolastico mette ai voti tutte le proposte. Se nessuna delle proposte durante la votazione ha ottenuto la maggioranza assoluta dei votanti mette ai voti successivamente in alternativa le sole due proposte che hanno avuto il maggior numero dei voti, risulterà approvata la proposta che alla fine viene votata dalla maggioranza dei votanti.