Con i due decreti su pubblico impiego e la valutazione dei dipendenti approvati in Consiglio dei ministri la riforma della pubblica amministrazione assume contorni sempre più precisi.
Entra soprattutto la prima modifica all’articolo 18 nella pubblica amministrazione che così si allinea col settore privato.
Il testo uscito dal Consiglio dei ministri, con la formula «salvo intese», mantiene la “tutela reale” della reintegra nella versione pre-Fornero, ma fissa in 24 mesi il limite ai risarcimenti in caso di sentenza favorevole al dipendente.
Il limite di 24 mesi ai risarcimenti – spiega Pietro Ichino, ordinario di diritto del lavoro e senatore Pd – è doppio rispetto a quello previsto dalla legge Fornero. Meglio che nessun limite, ma obiettivamente è un passo indietro».
Oggi, invece, oltre al ritorno in ufficio è previsto un rimborso integrale, relativo cioè a tutto il periodo che passa dall’uscita al ritorno nell’ente. In caso di reintegro, poi, nel decreto è prevista la possibilità per l’amministrazione di tentare l’”appello” entro 60 giorni dalla sentenza: lo scrive Il Sole 24 Ore.
Fonte: latecnicadellascuola.it