Operazioni preliminari alla prossima roulette della mobilità stabiliranno una serie di condizioni di partenza per alcuni docenti che potrebbero influire in maniera importante sugli esiti delle domande di trasferimento. Il Miur ha infatti pubblicato una nota ministeriale del 7 febbraio che contiene delle indicazioni propedeutiche alle operazioni di mobilità che definiranno, tra l’altro, la classe di concorso di partenza secondo le nuove tabelle e unificheranno gli organici di scuole distribuite su più sedi con ulteriore possibilità di avere esuberi e soprannumerari. Sono infatti necessari alcuni interventi prima dell’apertura delle funzioni per l’invio delle domande di trasferimento da parte degli interessati e la programmazione tempestiva di alcune operazioni che si aggiungono per quest’anno alle normali attività connesse alla gestione di questa procedura.
Quali sono quindi le novità sottolineate dalla nota ministeriale? Innanzi tutto viene ribadito che a partire dal prossimo anno scolastico saranno definitivamente attuate le previsioni normative che riguardano lacreazione dell’unico organico dell’autonomia scolastica in tutte le istituzioni statali e la modifica delle classi di concorso della scuola secondaria sulla base del D.P.R. 19/16.
Per questo si rende necessaria la riassegnazione in automatico dei docenti della scuola secondaria sulle nuove classi di concorso e su un’unica sede di organico per ciascuna autonomia, fatte salve le sezioni speciali (carcerarie, ospedalieri, sperimentali e per l’istruzione degli adulti), che verrà fatta dal GESTORE del SISTEMA SIDI.
Questo significa che qualsiasi istituzione scolastica organizzata su più scuole, avrà un’unica graduatoria interna dei docenti, suddivisi per CDC e non più legati alla sede di servizio.
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Nel sistema SIDI attualmente esistono ancora docenti titolari solo su provincia, a cui non è stato assegnato un ambito. Per questo gli Uffici territorialmente competenti dovranno procedere alla verifica degli elenchi forniti dal Gestore all’Ufficio scolastico Regionale. La verifica dovrà produrre, per i docenti per i quali si intende procedere alla mobilità d’ufficio o che intendono partecipare alla mobilità volontaria, l’assegnazione di un ambito che serve come punto di partenza nella presentazione della domanda. Più semplicemente, ai docenti titolari su Provincia verrà assegnato, a domanda o d’ufficio,un ambito nella provincia di immissione. Sarà l’ordinanza che accompagna le operazione di mobilità a indicare modi e tempi di presentazione della domanda per i docenti ancora titolari su provincia.
Da questa assegnazione restano esclusi invece i docenti che con la mobilità 2016 sono risultati “sovrannumerari nazionali”. Infatti la nota specifica che i docenti immessi in ruolo ai sensi dell’art 1 comma 98 lettere b) e c) della legge 107/15 che non hanno ottenuto nel corso della mobilità 16/17 un ambito territoriale di titolarità partecipano alle operazioni solo tra province diverse, pertanto non dovranno essere modificate le loro attuali posizioni nel fascicolo personale.
Dopo l’aggiornamento automatico delle titolarità le funzioni di anagrafe scuola torneranno ad essere disponibili per la definizione delle catene di prossimità tra le scuole di uno stesso ambito e del medesimo grado di istruzione. Tali catene sono indispensabili, con particolare riguardo per gli ambiti comprendenti comuni diversi, sia per la associabilità delle cattedre a orario esterno sia per la mobilità d’ufficio del personale trasferito. Pertanto dette catene andranno completate dagli Uffici territoriali in tempo utile per la chiusura delle funzioni di acquisizione degli organici e delle domande dei rispettivi ordini di scuola e per la pubblicazione delle stesse prima dell’esecuzione del movimento.
Fonte:professionistiscuola.it