Presidi sempre più potenti e liberi di decidere della vita dei docenti.
Nella nuova mobilità 2017, CCNI sulla mobilità 2017/18, firmato dalle OO.SS e dall’Amministrazione il 31 gennaio scorso, vengono unificati gli organici degli istituti comprensivi.
Come sappiamo negli ultimi anni a causa dei tagli (anche alle dirigenze) sono nati moltissimi istituti comprensivi che fino ad oggi però ogni singola scuola che ne faceva parte ha mantenuto il proprio codice meccanografico, la propria identità anche se era amministrata da un’unica dirigenza.
Con la nuova mobilità i presidi decideranno della vita dei docenti
Il nuovo accordo relativo alla mobilità 2017, in particolare l’articolo art.3 comma 7 sancisce infatti l’applicazione dell’art.1 comma 5 della legge 107/15 che prevede:“al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, è istituito per l’intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa’”
In parole povere, dal prossimo anno scolastico i docenti che faranno domanda di mobilità non potranno più esprimere le singole sedi che compongono un IC un istituto comprensivo, ma a tutte le sedi.
A questo punto sarà il dirigente scolastico ad assegnare la sede al docente? Anche la più disagiata? Ancora non è chiaro, ma l’orientamento sembra essere questo.
Fonte: informazionescuola