Tanti sono i docenti che saranno alle prese con la prossima domanda di mobilità per tentare di avvicinarsi o tornare definitivamente a casa vicino i propri affetti. Uno dei tasti più dolenti e con cui dovranno fare i conti però è il complesso sistema delle precedenze, che hanno un’influenza decisiva nell’esito dei trasferimenti, regolato dall’art. 13 nel nuovo contratto collettivo nazionale per la mobilità dei docenti.
Le precedenze sono raggruppate sistematicamente per categoria e sono funzionalmente inserite, secondo l’ ordine di priorità, nelle operazioni della sola mobilità territoriale per le quali trovano applicazione, fatta eccezione per il solo punto 1) che vale anche per la mobilità professionale.Ricordiamo che in caso di parità di precedenza e di punteggio, prevale chi ha maggiore anzianità anagrafica.
I docenti che ottengono la titolarità di ambito a seguito di precedenza vengono collocati d’ufficio dal competente Ufficio scolastico secondo l’ordine di trasferimento sull’ambito nella prima scuoladisponibile del comune in cui si applica la precedenza o, in mancanza di disponibilità, in comuni viciniori prima della procedura di individuazione per competenze. Questo significa che, come già sperimentato lo scorso anno, i docenti con precedenza titolari su ambito non sono interessati dalla chiamata diretta.
Data la complessità del sistema, presentiamo una tabella riassuntiva utile per orientarsi.
Fonte: www.professinistiscuola.it