Per la domanda di mobilità ci vorrà ancora circa due mesi di tempo, questo porta il vantaggio di potere conoscere l’organico unico dell’autonomia delle singole scuole.
Infatti conoscere, almeno in grandi linee, l’organico dell’autonomia delle scuole, conoscere le domande di pensionamento dei docenti, favorisce, non di poco, una scelta consapevole e mirata a raggiungere il migliore obiettivo possibile.
Per cui è importantissimo sapere quali potrebbero essere i posti disponibili per aspirare al desiderato ottenimento del trasferimento. A tale proposito si consiglia di leggere con attenzione l’art.8 dell’ipotesi del CCNI sulla mobilità 2017/2018.
In tale norma contrattuale al comma 1 è scritto che la disponibilità dei posti per la mobilità territoriale e professionale (passaggi di ruolo e di cattedra), scaturisce dalle effettive vacanze risultanti all’inizio dell’anno scolastico per il quali si effettuano i movimenti, determinatesi a seguito di variazione dello stato giuridico del personale, come ad esempio il collocamento a riposo, le dimissioni e la decadenza, ma soprattutto su tutti i posti disponibili dell’organico dell’autonomia comunicati a cura dell’ufficio territorialmente competente al sistema informativo nei termini che verranno fissati dall’ordinanza ministeriale sulla mobilità e successive proroghe.
Quindi è assolutamente importante conoscere, nei limiti del possibile, quali saranno disponibili in ciascuna scuola i posti “vacanti”. Per sapere quanti sarebbero questi posti, bisogna fare la differenza tra tutti i posti attribuiti alla scuola nell’organico dell’autonomia (organico di diritto + potenziamento) per ciascuna tipologia o classe di concorso, meno i docenti titolari nella scuola compresi i docenti titolari di ambito e incaricati triennalmente dal Dirigente scolastico.
Infine, c’è anche da tenere conto dei posti che si potrebbero creare per effetto di trasferimenti in uscita da una scuola, da un ambito o da una provincia, fatta salva, come ricordato dal comma 3 dell’art.8 del CCNI mobilità, la sistemazione degli eventuali soprannumerari in provincia.
Per quanto attiene invece ai posti che si potrebbero liberare per effetto di passaggi di ruolo, c’è da dire, come specificato nel comma 4 dell’art.8 del CCNI mobilità, che non sono da considerarsi disponibili i posti e le cattedre che si renderanno vacanti a seguito di passaggi di ruolo in altro grado di scuola disposti in data successiva a quella dei rispettivi trasferimenti.
C’è da ricordare che i posti disponibili terranno conto del fatto che l’attuale organico di fatto, sarà inglobato nell’organico dell’autonomia, compresi i posti in deroga del sostegno, ma per i trasferimenti interprovinciali l’aliquota riservata ai trasferimenti è limitata al 30%, la mobilità professionale è complessivamente del 10%, mentre per le immissioni in ruolo per l’anno 2017/2018 viene accantonato il 60% delle disponibilità determinate a seguito dei trasferimenti provinciali.
Fonte:www.latecnicadellascuola.it