Accade al Nord in una delle province più ricche del nostro Bel Paese: Monza Brianza.
Il dirigente scolastico di un istituto superiore nega il diritto ad un docente di aggiornarsi in barba ai dettami del contratto collettivo, in particolare l’articolo art. 64 comma 5 del Ccnl Scuola 2006/2009 il quale stabilisce che i docenti (tutti i docenti) possono partecipare durante l’anno scolastico, con diritto alla sostituzione, a cinque giorni di aggiornamento, ovviamente se promossi da soggetti che rispondono alle direttive dell’art. 67 Ccnl 06/09.
L’unico obbligo del docente è quello di indicare alla scuola nella quale presta servizio il luogo dove si terrà il corso di formazione e di produrre poi attestazione di partecipazione che andrà ad arricchire il proprio fascicolo personale.
La stessa legge 107/15 con il bonus docente prevede la formazione dei docenti anche in attività diverse dalla propria disciplina di insegnamento, ma evidentemente non è così per il DS brianzolo che senza pensarci mezza volta e citando una delibera del collegio dei docenti di inizio anno ha negato la possibilità al docente di aggiornarsi.
Giova ricordare al dirigente scolastico in questione che il collegio dei docenti non ha alcun potere per abrogare e/o modificare norme contrattuali vigenti, anzi il dirigente per primo deve applicarle e rispettarle.
Il docente, visto il diniego, ha tutte le carte in regola per adire le vie legali per farsi riconoscere il diritto di fruire dei 5 giorni di formazione, formazione che inevitabilmente poi servirà per svolgere al meglio la delicata professione di docente.