Per i docenti residuali delle Gae, il nuovo accordo sulla mobilità appare finalmente rispettoso dei loro diritti. Ricordiamo che l’anno che si sta svolgendo è partito con mille contestazioni per il fenomeno delle assegnazioni provvisorie. Grazie all’emendamento Puglisi, migliaia di neo immessi in ruolo avevano avuto il posto nella provincia di residenza. Questo si è tradotto in un anno in più di “parcheggio” per i docenti residuali che si sono visti sottrarre posti. Ma dal Miur non sono rimasti insensibili a questa “stortura” decidendo di intervenire sulla deroga. Diciamo da subito che questo varrà solamente per il prossimo anno scolastico 2017/2018.
LIMITAZIONI
La rassicurazione proviene direttamente dalle parole del ministro Valeria Fedeli al momento in cui afferma la straordinarietà della misura. Sono venute meno le condizioni che hanno caratterizzato la mobilità prevista dal regime transitorio insito nella 107. Per il prossimo anno gli spostamenti saranno possibili da ambito a scuola solo per chi farà domanda esplicita di trasferimento. La deroga al vincolo triennale di permanenza non sarà ripetuta nei prossimi anni. Riguardo poi in special modo le assegnazioni provvisorie, viene disposto che queste saranno limitate. Potranno farvi ricorso esclusivamente alcune categorie di docenti.
CONTINUITA’ DIDATTICA
Il fenomeno che maggiormente ha inciso quest’anno è stata la mancanza di continuità didattica. L’aver consentito ai docenti di produrre indiscriminatamente domanda di trasferimento nella propria provincia ha causato diversi guasti. Per il prossimo anno l’intenzione è proprio quella di garantirla. A questo scopo, saranno accettate le assegnazioni provvisorie esclusivamente su una precisa parte dei posti disponibili. La dotazione di posti per i quali verrà concessa scaturirà dalla trasformazione degli organici. Vale a dire che se il prossimo anno verranno trasformate in organico di diritto solo 8000 cattedre ad esempio, le AP saranno concesse solo qui. La legge di Bilancio 2017 contiene già, lo ricordiamo, le risorse necessarie per la trasformazione degli organici. Come già detto dal ministro Fedeli, ci sono a disposizione ben 400 milioni di euro. Obiettivo: smaltimento Gae entro il 2020.