La chiamata diretta dovrà essere, sulla base dell’accordo stipulato il 29 dicembre u.s. tra Miur e sindacati, regolamentata da un accordo contestuale e parallelo al CCNI sulla mobilità a.s. 2017/18.
Dal testo dell’intesa si evince che il passaggio dei docenti dall’ambito alle scuole avverrà tramite criteri oggettivi e trasparenti, ossia sulla base di requisiti definiti a livello nazionale e mediante la valorizzazione delle scelte del Collegio dei docenti.
La Flc Cgil, con un’apposita scheda sulle novità dell’intesa, ha riportato quanto previsto nell’accordo, aggiungendo ulteriori informazioni.
Riguardo alla chiamata diretta, nella suddetta scheda, leggiamo:
” I requisiti che le scuole potranno indicare verranno stabiliti a livello nazionale in un elenco allegato all’accordo e dovranno essere deliberati dal collegio docenti di ogni singola scuola in coerenza con il PTOF o con la revisione dello stesso, in relazione ai posti assegnati a ciascuna scuola in organico”
Il Collegio dei docenti, dunque, sceglierà da un elenco nazionale i requisiti richiesti ai docenti da “chiamare”, requisiti che dovranno essere deliberati. La scelta dovrà avvenire sulla base del PTOF e dei posti assegnati alla scuola medesima.
Qualora i requisiti non vengano deliberati, leggiamo ancora nella scheda della Flc Cgil, “la scuola non potrà procedere a conferire alcun incarico e alla copertura dei posti rimasti vacanti dovrà provvedere l’USR sulla base del solo punteggio della mobilità“.
Se quanto suddetto venisse confermato nell’accordo da stipulare sulla chiamata diretta, costituirebbe certamente un grande passo in avanti rispetto alla procedura dello scorso anno e darebbe vita ad un sistema veramente oggettivo, trasparente e condiviso.
Fonte:www.orizzontescuola.it