Fatto finalmente il nuovo (?) governo e scelto il nuovo Ministro della Pubblica Istruzione, ricominciamo a tessere la tela in difesa dei nostri diritti, continuando da dove avevamo lasciato prima che l’interesse per il referendum e il cambio di governo reclamassero il proprio spazio.
Sappiamo tutti che il lavoro che ci aspetta sarà particolarmente difficile, considerato che come ampiamente intuito prima del referendum, i soldi realmente a disposizione per le nuove assunzioni saranno sufficienti ad assumere solo una piccola parte delle decine di migliaia di precari che Renzi e Giannini andavano ad illudere con roboanti promesse.
L’impegno dell’Associazione sarà quello di evitare di cadere nella trappola di combattere solo una guerra orizzontale, ossia tra docenti precari e neoassunti (con buona pace di qualche nostro collega nastrino rosso), continuando invece ad interloquire con le istituzioni e la politica come forza di proposta e di rappresentanza di tutto il gruppo di docenti delle GAE.
Sappiate anche, che nelle more delle promesse da mantenere e in attesa dei fatti, noi affiliamo le armi e ci prepariamo alla lotta, perchè se ci sarà da difendere i nostri diritti saremo pronti a dimostrare che è finito il tempo in cui ognuno di noi stava a guardare, e che adesso siam pronti a stingerci a coorte animati da quella dignità che mai riusciranno a scalfire.