La formazione obbligatoria dei docenti 2016/17 prevede la realizzazione del Bilancio delle competenze e del PISP
Dal 2016/17 la formazione dei docenti diventa obbligatoria: fra i documenti da realizzare vi sono il bilancio delle competenze e il PISP o Piano Individuale di Sviluppo Professionale. Vediamo cosa sono, avvalendoci di una scheda di lettura della FLC CGIL. Comprendere in che modo questo lavoro aggiuntivo sarà realmente utile alla scuola italiana, ancora non ci è dato ancora capire. Si spera che il tempo ci illumini.
Formazione docenti 2016/17: il bilancio delle competenze
All’interno del portfolio professionale sarà possibile elaborare il “Bilancio delle competenze” che, con alcuni cambiamenti, sarà quello utilizzato in via sperimentale per la formazione dei neoassunti (DM850/2015) e già praticato dai docenti neoassunti negli ultimi due anni. A tal fine il Piano nazionale di Formazione lo definisce “analisi delle conoscenze, abilità e competenze di una persona, comprese attitudini e motivazioni, per definire un progetto professionale e/o pianificare un progetto di riorientamento o formazione professionale. Lo scopo di un bilancio di competenze è quello di aiutare una persona a:
•analizzare il profilo professionale acquisito;
•comprendere la propria posizione nel mondo del lavoro;
•prepararsi in vista della convalida dei risultati dell’apprendimento non formale o informale;
•progettare la carriera professionale.”
PISP: Piano individuale di sviluppo professionale
I docenti elaboreranno e cureranno periodicamente l’aggiornamento del Piano individuale di sviluppo professionale (PISP) che è lo strumento all’interno del quale indicare esigenze e proposte di crescita professionale. Le macroaree del PISP sono le seguenti:
Area delle competenze relative all’insegnamento(didattica)
a.Progettare e organizzare le situazioni di apprendimento con attenzione alla relazione tra strategie didattiche e contenuti disciplinari;
b.Utilizzare strategie appropriate per personalizzare i percorsi di apprendimento e coinvolgere tutti gli studenti, saper sviluppare percorsi e ambienti educativi attenti alla personalizzazione e all’inclusione;
c.Osservare e valutare gli allievi;
d.Valutare l’efficacia del proprio insegnamento.
Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (organizzazione)
e.Lavorare in gruppo tra pari e favorirne la costituzione sia all’interno della scuola che tra scuole;
f.Partecipare alla gestione della scuola, lavorando in collaborazione con il dirigente e il resto del personale scolastico;
g.Informare e coinvolgere i genitori;
h.Contribuire al benessere degli studenti.
Area delle competenze relative alla propria formazione (professionalità)
i.Approfondire i doveri e i problemi etici della professione;
j.Curare la propria formazione continua;
k.Partecipare e favorire percorsi di ricerca per innovazione, anche curando la documentazione e il proprio portfolio.
Fonte FLC CGIL (scheda di lettura)