Per il Miur l’aumento dell’organico dell’autonomia è cosa fatta. Le assunzioni promesse ci saranno.
Nel testo passato alla Camera, però, non vi è traccia. Si vedrà in Senato. Ma la Giannini appare sicura: le assunzioni si faranno. Anche lei, però, non appare certa dei numeri. Nella serata di mercoledì 30 novembre, il Miur ha, infatti, pubblicato delle slide di sintesi sui provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio riguardanti Scuola, Università e Ricerca. Si conferma l’impegno di 140 milioni per il 2017 e 400 milioni per l’anno successivo, finalizzati ad “aumentare l’organico dell’autonomia”: non si specifica, tuttavia, l’obiettivo di spostare dall’organico di fatto a quello di diritto ben 25mila cattedre (di cui un quinto, 5mila, afferenti al ‘sostegno’ agli alunni disabili), come invece dichiarato più volte dai più alti rappresentanti del Miur. Probabilmente, quindi, i rilievi mossi dalla commissione Bilancio del Mef, che avrebbe più che dimezzato la quota iniziale di 25mila posti da trasformare, hanno un fondamento. Il ministero dell’Istruzione conferma poi l’impegno di 500 milioni di euro finalizzati all’attuazione delle leggi delega della Buona Scuola. Si tratta di un altro argomento delicato: scuola dell’infanzia e inclusione. Anche qui i tempi sono ristrettissimi, meno di un mese. Che dire, poi, del silenzio sul nuovo contratto e sull’aumento salariale che nel 2017 potrebbe essere di 20 euro in più in busta paga? Insomma assunzioni si, ma non si sa quante; inclusione, forse; aumento in busta paga, poco. Meglio di nulla, ma non certo abbastanza.
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