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Anno di prova e formazione 2016-17: Piattaforma Indire, al via il 5 dicembre, tutte le novità

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la-buona-scuola2-300x288www.professionistiscuola.it – Ai nastri di partenza l’anno di prova 2016/2017. Indire, durante la giornata dedicata ai referenti della formazione, annuncia che il 5 dicembre (salvo imprevisti tecnici) si aprirà l’ambiente online dedicato ai neoassunti.

Mancando a oggi una nuova normativa, tutto lascia pensare che resti in vigore il DM 850 del 2015 che prescriveva 50 ore di formazione obbligatoria, aggiuntiva all’orario di lavoro e alla formazione prevista dal PNF.

Il percorso formativo dei docenti neoimmessi segue principalmente due strade: attività online e attività offline, in presenza.

La formula è quella ben nota, in quanto sperimentata già da qualche anno e sottoposta lo scorso anno scolastico ad un durissimo rodaggio per via del piano straordinario nazionale di immissioni in ruolo.

Tuttavia, ad una prima lettura, appare uno sforzo da parte di Miur e Indire nel venire incontro alle numerose criticità individuate tramite i questionari che i neoimmessi, alla fine del loro percorso, dovevano compilare.

Queste in sintesi le novità:

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  • Il bilancio delle competenze iniziale avrà un nuovo “lessico” più aderente ai termini scolastici e più situato in merito alle esperienze in classe dei docenti
  • Il bilancio delle competenze finale avrà una struttura libera, onde non essere mera ripetizione di quello iniziale. “Dopo l’esperienza condotta quest’anno, la tua percezione del modo in cui lavori potrebbe essere in parte cambiata. Ti invitiamo a fare qualche ulteriore considerazione sulle tue competenze professionali, alla luce di quello che avevi scritto all’inizio del percorso e di quello che hai vissuto durante quest’anno di prova.” In un certo senso un bilancio finale molto più simile a quello compilato dai neoimmessi 2014, con in più uno spazio aperto dove indicare le Aree di Competenza da migliorare.
  • Lo Sviluppo futuro delle competenze diventa il “Bilancio futuro”, in cui il docente è invitato a stilare un percorso ipotetico di formazione, immaginando anche modalità e percorsi, che servirà anche al MIUR per orientare il Piano Nazionale di Formazione previsto dalla legge 107
  • Anche nella descrizione delle due attività didattiche appaiono alcune novità, per aggirare il problema delle “ripetizioni quasi strutturali” che tanti docenti avevano evidenziato al momento di compilare la parte dedicata alle riflessioni pre, durante e post attività. Viene posto l’accento sugli elementi che influenzano il modo di progettare il lavoro in classe: raggruppati in quattro macro-categorie (Ideazione- obiettivi e convinzioni personali, organizzazione e mediazione, valutazione, previsione), è richiesta una riflessione (max 2500 battute) su ciascuno di essi, in relazione all’attività svolta. Anche nella riflessione complessiva finale, viene posto l’accento sul gap progettazione/messa in pratica. In quest’ultimo caso ci sono degli indicatori, ma la riflessione è una sola e lascia spazio libero al docente (concedendo anche un maggior respiro al testo con 6000 battute come limite)
  • E’ infine prevista una maggiore attenzione (e ce n’era bisogno!) al sostegno.

Si spera, che alla luce di tali novità, il complesso processo dell’anno di formazione e prova risulti ottimizzato in una forma che sia più vicina al docente.

Questa invece la tabella di marcia con le scadenze indicative per i docenti alle prese con l’anno di prova e formazione

Emerge, a nostro avviso, una riflessione importante: quanto di queste nuove modalità ricadranno sui docenti già confermati in ruolo? Attendiamo per questo notizie dal Miur, che già a inizio autunno aveva parlato di Bilancio delle Competenze per tutti i docenti, legato al Piano Nazionale di Formazione.

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