Ultime notizie scuola ad oggi, sabato 26 novembre 2016: la lettera firmata dalla coordinatrice nazionale Adida, Valeria Bruccola.
Le ultime notizie scuola ad oggi, sabato 26 novembre 2016, sono relative alla lettera inviata dalla coordinatrice nazionale Adida, Valeria Bruccola, al giornale ‘Il Fatto Quotidiano’, lettera pubblicata sull’edizione odierna. Nel testo si parla della ‘bandierina della stabilizzazione’ agitata dal governo Renzi a ridosso della consultazione popolare per il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre ma si parla anche delle promesse disattese dalla bocciatura di un nuovo piano di assunzione straordinario. Ecco il testo della lettera-comunicato di Adida (Associazione Docenti Invisibili da Abilitare):
Ultime notizie scuola, sabato 26 novembre: governo ‘agita la bandierina della stabilizzazione’
‘Negli ultimi giorni abbiamo subito, da parte di Renzipromesse e anatemi pre-referendari per attirare tutti i precari della scuola esclusi dai piani di assunzione. Dopo le accuse di incompetenza e inadeguatezza, oggi serviamo come bacino di consenso e siamo “riconosciuti”dal governo che si è accorto del nostro valore professionale, promettendo 200.000 nuove assunzioni. Lo stesso governo che ci ha tartassato si rivolge a noi, agitando la bandierina della stabilizzazione, a poche settimane da un referendum. Peccato che le promesse siano già state disattese dalla Commissione Bilancio, a maggioranza Pd, che ha bocciato la proposta di un nuovo piano di assunzione straordinario.
Buona Scuola, ‘vergognoso tentativo di riacquistare il consenso dei docenti’
Con “la Buona scuola” abbiamo solo ricevuto porte in faccia. Abbiamo dovuto lottare per vedere applicate sentenze in nostro favore che. Ci siamo rivolti al governo e ai parlamentari di maggioranza senza trovare mai un autentico dialogo. schierandosi a sostegno dello scempio, per poi simulare imbarazzo. Vergognoso il trattamento e la gogna mediatica che abbiamo subito. Vergognoso il tentativo di riacquistare consenso ora. Gli annunci e chi li cavalca non ci ingannano più. Noi vogliamo il rispetto del diritto e i danni, non concessioni!