www.oggiscuola.it Una mail di licenziamento con effetto immediato. E’ quanto si sono viste recapitare 45 maestre e maestri della provincia di Viterbo. A inviarla l’ufficio provinciale scolastco che le ha anche depennate dalle Graduatorie a Esaurimento. A motivare la decisione la non validità del titolo di studio. Nello specifico, le insegnanti (la stragrande maggioranza sono donne)hanno il diploma magistrale a indirizzo linguistico. Manca, secondo il Provveditorato, il requisito di accesso, ovvero il titolo di studio valido per l’insegnamento. Come è possibile che, dopo tre anni di insegnamento, solo adesso le maestre siano state estromesse dalla Scuola ? Sulla questione è intervenuta la Cisl Scuola che annuncia battaglia. Secondo il sindacato, infatti, la materia è disciplinata dalla circolare del Miur numero 434 del 1997 secondo la quale tutte le sprimentazioni di cinque anni, già esistenti negli istituti magistrali e concluse entro l’anno scolastico 1997-1998 sono abilitanti. Le maestre licenziate si sono iscritte alle seconde fasce delle graduatorie d’istituto due anni fa, nel 2014, dopo che il parere del Consiglio di Stato, ai sensi del Decreto ministeriale numero 353, aveva decretato il diploma magistrale, conseguito entro l’anno 2001/2002, come abilitante. Le segreterie scolastiche, dunque, hanno permesso l’inserimento lavorativo ed il conseguimento degli obblighi di formazione previsti alle maestre con il diploma magistrale ad indirizzo linguistico.