www.oggiscuola.it – Insegnanti di sostegno tra luci ed ombre. Molte le indiscrezioni trapelate, negli ultimi giorni, sulla legge delega che di fatto a breve dovrebbe dare l’addio alla figura del docente di sostegno a favore di un “esperto transdisciplinare”.
Il timore più fondato è che si tratterà di una riforma a scapito non solo degli insegnanti ma anche per gli allievi considerando che l’intervento scolastico sarà più orientato verso l’assistenza che alla formazione didattica. Chiaro l’intento di tagliare e risparmiare nell’utilizzo dell’esperto per più classi, le parole stesse del sottosegretario Davide Faraone sono illuminanti: “Con l’imminente riforma del sostegno, i docenti specializzati dovranno avere più conoscenze specifiche: dovranno approfondire le competenze sui diversi tipi di disabilità”. Nessun accenno al “se” i docenti di sostegno siano di fatto disponibili a formarsi ulteriormente, nonostante il biennio universitario di specializzazione sulle singole disabilità e sul processo di integrazione e inclusione. Intanto in tutte le scuole d’Italia sono di servizio sul sostegno insegnanti che non sono affatto specializzati e abilitati, e sarebbe il caso, forse, di formare anche loro per un’azione didattica consapevole del ruolo che si sta ricoprendo.
E proprio sui docenti di sostegno in servizio, è bene fare qualche precisazione sull’orario che essi seguono e per il quale non esiste una specifica normativa. Le modalità di impiego di questa importante risorsa per l’integrazione, vengono condivise tra tutti i soggetti coinvolti (scuola, servizi, famiglia) e definite nel Piano Educativo Individualizzato.
L’orario dell’insegnante di sostegno è uguale a quello dei docenti dell’ordine di scuola di servizio. Scuola dell’infanzia: 25 ore settimanali Scuola primaria: 22 ore settimanali + 2 ore di programmazione settimanale. Scuola secondaria di primo grado: 18 ore settimanali
L’attività didattica va contestualizzata però al piano educativo individualizzato (PEI) e al progetto di vita dell’allievo. L’orario dei docenti di sostegno non può essere deciso da consigli di classi e commissioni. E’ bene che il Consiglio di classe sia al corrente dell’orario del docente di sostegno, che può essere modificato nel corso dell’anno scolastico, per venire incontro alle eventuali esigenze dell’alunno nonché della classe in cui è inserito.