www.informazionescuola.it – Mobilità 2017 niente deroghe e nemmeno assegnazione provvisoria?
Renzi non aveva fatto mea culpa, non avevano parlato di possibili correttivi?
Si lo avevano fatto, ma evidentemente si confermano ciò che sono stati in questi anni: tante promesse ma poca sostanza o se preferite nessun aspetto positivo.
I famosi “deportati”, molto tra virgolette, non saranno avvicinati a casa così con un piano a loro destinato come più volte aveva promesso il sottosegretario Faraone, resteranno li dove hanno avuto il ruolo e vi rimarranno per almeno 3 anni poi concorreranno alla mobilità ordinaria al pari degli altri.
Le promesse stanno come al solito a zero e cadono tutte le speranze, per fortuna cadono prima del voto referendario, così i docenti hanno un elemento in più per decidere dove apporre la famosa X.
Cosa accadrà con la mobilità del 2017?
Con la prossima mobilità – conferma anche Tecnica della Scuola – non dovrebbe più esistere la distinzione tra docenti entrati in ruolo entro il 2014/2015 e quelli entrati in ruolo con le fasi 0, A, B e C del piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015.
Si spera invece restino ancora in piedi – continua il portale catanese – le fasi della mobilità territoriale all’interno dello stesso comune di titolarità, successivamente all’interno della stessa provincia di titolarità e infine quelli interprovinciali accompagnati dalla mobilità professionale (passaggi di ruolo e di cattedra).