www.professionistiscuola.it – Dopo la pubblicazione del comunicato MIUR in merito al bonus 500 euro docenti, che ora si ottiene tramite un ‘borsellino elettronico’ accessibile con la SPID, raggiungibile dall’ applicazione web “Carta del Docente” che sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre, sui canali social del MIUR è avvenuto un vero e proprio attacco in quanto molti avevano già iniziato a spendere parte del bonus.
Inizialmente, come si deduce anche dalle risposte ufficiali sulla pagina Facebook del Miur, le somme spese prima dell’emissione della carta restavano escluse dal bonus.
Non era prevista alcuna forma di integrazione e questo aveva scatenato le ire del web. Moltissimi docenti infatti, in buona fede, avevano già speso parte, se non tutta, della cifra del bonus per l’iscrizione a corsi di aggiornamento che tradizionalmente (così come le tasse universitarie), scadono all’inizio dell’autunno.
Ora, evidentemente sotto la pressione di fortissime proteste, il Miur tira fuori un asso dalla manica. Ovviamente nessun “mea culpa” o correzione di rotta esplicito. Semplicemente da qualche ora il comunicato datato 12 novembre risulta integrato con questo trafiletto “Le somme relative all’anno scolastico 2016/2017 eventualmente già spese dal 1° settembre 2016 al 30 novembre 2016 dovranno essere registrate attraverso la piattaforma digitale e saranno erogate ai docenti interessati, a seguito di specifica rendicontazione, dalle scuole di appartenenza.”
Forse una rettifica sarebbe stata più corretta e rispettosa verso la classe docente. Ma tant’è. Il ministero si limita a correggere, quasi di nascosto, una delle numerose magagne di questo tormentato autunno. Non sarà nè la prima, nè, speriamo, l’ultima correzione in favore degli insegnanti.