Era già stato anticipato in alcuni comunicati dei sindacati che il passaggio delle cattedre da organico di fatto ad organico di diritto possa aver subito una modifica in itinere.
Il problema riguarda i fondi stanziati che, come anticipato dalla nostra redazione già da tempo in possesso della bozza della legge di stabilità, saranno 140 milioni di euro per il 2017 e 400 milioni a partire dal 2018.
Quanti posti riusciranno a coprire questi stanziamenti? Secondo il Ministero dell’Istruzione sarebbero 25mila, cifra già comunicata ai sindacati e che riguarda la trasformazione di cattedre a supplenza sia ordinarie che di sostegno in cattedre a tempo indeterminato.
Il ragionamento del Ministero è semplice, dato che lo Stato paga già queste cattedre annualmente fino a giugno, la somma stanziata nel testo di Bilancio dovrà essere utilizzata per coprire i mesi rimanenti e gli scatti di anzianità.
Secondo il Ministero dell’economia le cose non stanno così, lo stanziamento incluso nell’articolo 52 della Legge di Bilancio riguarda le spese complessive delle cattedre e nono soltanto quelle aggiuntive che derivano dalla trasformazione in organico di diritto.
Il risultato è un diverso risultato nelle operazioni di calcolo delle cattedre: 25mila per il MIUR, 11mila per il MEF.