www.oggiscuola.it – Nel caos della Buona Scuola si sta aggiungendo altra confusione. Da settembre scorso, infatti, alcune migliaia di docenti hanno trovato lavoro a seguito dell’immissione in graduatoria in attesa del giudizio del Tar. Ora che sono arrivate le prime sentenze, tra l’altro contradditorie, del tribunale amministrativo si assiste a una situazione paradossale. Molti dei precari assunti, infatti, saranno licenziati e il loro posto sarà preso, di nuovo, da altrettanti insegnanti supplenti. mentre altri che dalla stessa sezione del tar hanno visto accolto il loro ricorso si ritroveranno a essewre stabilmente inseriti in graduatoria e potrebbero trovare un contratto nelle prossime settimane. Una situazione che può prevedere anche che in questa girandola di cattedre coperte e svuotate in continuazione ci sono alunni che in meno di 3 mesi cambieranno per 3 volte l’insegnante per la stessa disciplina. Un caos, insomma,con un’unica data certa 31 dicembre.
Oltre quella data per gli alunni ci sarà la sicurezza che il proprio insegnante non cambierà. Ma per i precari? per loro nessuna via di uscita. C’è chi resterà fuori e chi vi entrerà attraverso una sentenza sostanzialmente diversa emessa dallo stessa stessa sezione del tribunale. Nel frattempo le scuole sono in estrema difficoltà. Con pochi presidi che non hanno materialmente il tempo di gestire tutte le emergenze e con il Miur che rilancia al 2018 la soluzione dei problemi derivanti dalla carenza di dirigenti scolastici. Il ministro Giannini, in risposta a queste necessità, ha, infatti annunciato che saranno selezionati 285 nuovi presidi in tutta Italia, pochissimi se paragonati alle reali esigenze delle regioni.