www.latecnicadellascuola.it – Il bando di concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici è ormai prossimo anche se forse non proprio imminente.
Proprio in queste ore il Consiglio di Stato ha pubblicato infatti il proprio parere formulando alcune osservazioni non particolarmente incisive ma di cui il Ministero dovrà in qualche misura tenere conto.
Un punto riguarda la tabella di valutazione dei titoli: il Consiglio di Stato osserva che il punteggio riservato alle conoscenze informatiche appare un po’ ridotto rispetto all’effettivo peso che esse hanno nella formazione oggi necessaria.
Qualche problema è stato rilevato anche in merito ai requisiti indispensabili per far parte delle commissioni di concorso e alle condizioni di incompatibilità (va rilevato in proposito che resta invece confermata la scelta della Amministrazione di considerare ostativi gli incarichi di natura sindacale).
Una osservazione importante riguarda il calcolodei posti da mettere a concorso che è stato effettuato dal Ministero escludendo le istituzioni scolastiche con con meno di 600 alunni in quanto il DL 98/2011 prevedeva che a tali scuole non è consentito assegnare in dirigente titolare. Il Consiglio fa però osservare che il decreto 98 prevede espressamente che tale regola valga esclusivamente per il biennio 2012/13 e 2013/14.
Un ulteriore rilievo riguarda il punteggio da attribuire al corso di formazione che sarà costituito da più moduli formativi: secondo il CdS è opportuno prevedere che il bando indichi il punteggio minimo necessario per ciascun modulo.
In diversi punti, poi, il Consiglio osserva che il Ministero non ha accolto del tutto le proposte di modifica suggerite dal Consiglio Superiore dell’Istruzione precisando che è pur vero che il parere del CSPI non è obbligario e neppure vincolante, ma che in ogni caso sarebbe necessario che il mancato accoglimento delle proposte venga adeguatamente motivato.
Insomma, via libera del Consiglio di Stato, ma con qualche appunto: c’è da augurarsi che al Ministero si mettano rapidamente al lavoro per correggere il bando e dare finalmente il via ad un concorso atteso da migliaia di docenti e ormai indispensabile per superare l’abnorme fenomeno delle reggenze.