www.orizzontescuola.it – I docenti assunti prima dell’a.s. 2015/16, che quest’anno hanno presentato domanda di mobilità, anche su scuola e non su ambito territoriale, lo hanno fatto a “scatola chiusa”, senza cioè sapere se i posti a disposizione fossero posti comuni o di potenziamento.
Per molti la sorpresa è arrivata solo a settembre, in seguito all’assunzione di servizio nella scuola di trasferimento, in quanto la risposta del Miur per confermare l’accoglimento della domanda di mobilità non faceva alcun accenno al posto di potenziamento. Diceva soltanto se l’insegnante era stato trasferito su posto comune o di sostegno, unica distinzione presente nella domanda.
I docenti lamentano altresì che i sindacati, in sede di consulenza per la presentazione della domanda, non hanno avvertito i docenti del “rischio” di poter essere trasferiti su cattedre di potenziamento. Era infatti diffusa la convinzione tra i docenti assunti ante legem 107 che il potenziamento riguardasse solo i neoassunti dall’a.s. 2015/16 e che tali posti continuassero ad essere disponibili solo per loro.
Ma la legge 107/215 aveva già cambiato le carte in tavola nel momento in cui introduceva il concetto di “organico dell’autonomia” e affermava ”
L’organico dell’autonomia comprende l’organico di diritto e i posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni di cui al quarto periodo del comma 65.”
Dunque se la mobilità per l’a.s. 2016/17 è avvenuta sui posti dell’organico dell’autonomia, necessariamente tra questi vi erano anche quelli di potenziamento.
Il problema però non è il posto di potenziamento in sè, ma il cattivo utilizzo di cui se ne dispone in alcune (molte?) scuole. Continuiamo a registrare giornalmente testimonianza di docenti che ci raccontano di aver perso il proprio status di insegnante, per diventare “tappabuchi”, soprattutto in queste settimane in cui gli organici non sono ancora completi e per evitare di allarmare le famiglie per gli orari ridotti, i Dirigenti hanno approfittato dell’occasione di questi docenti. E i progetti per i quali è stato creato il posto di potenziamento? In alcune scuole non possono esistere, perchè per non creare gli esuberi, sono stati assegnati alle scuole docenti di classi di concorso non richieste. In altri, li si è messi da parte, o devono ancora essere strutturati.
Nel frattempo, i docenti pensano già alla prossima mobilità. Che, è vero, coinvolgerà tutti negli ambiti territoriali tramite la chiamata diretta, ma se si permette di scegliere tra posto comune e di potenziamento, forse ancora una volta i docenti sarebbero tentati dal presentare la domanda.
La contrattazione per il nuovo contratto sulla mobilità è ancora lontana, avremo modo di riparlarne.