Fonte: oggiscuola – Sono ormai migliaia i casi in Italia in cui alle convocazioni per gli incarichi annuali si siano presentati un numero bassissimo di docenti precari. In questo caso le cattedre vacanti dovranno essere assegnate ai docenti delle graduatorie di Istituto. C’è anche un’eventualità che numerosi Atp stanno prendendo in considerazione: cambiare le proprie posizioni riguardo ai ricorsi dei docenti, che hanno ottenuto un’ordinanza cautelare dal TAR di inserimento in GaE con riserva. Come sta accadendo, per esempio, all’Atp di Treviso. L’Ufficio, infatti, aveva deciso di prendere in considerazione le domande di inclusione in GaE, a seguito di ordinanza cautelare, pervenute entro il 28 settembre.
Si tratta, in sostanza, di quegli stessi docenti che potrebbero adesso avere gli incarichi dalle graduatorie di Istituto, dalle quali però non è possibile accedere al ruolo, come per chi al contrario si trova inserito nelle graduatorie ad esaurimento.
A questo punto, secondo i sindacati, considerata la situazione creatasi, l’ATP deve inserire in GaE quei docenti che hanno presentato le domande di inclusione dopo il 28 settembre.
Per i sindacalisti, infatti, molti docenti inseriti in GaE con riserva non si sono presentati alla convocazioni, in attesa del giudizio di merito, per evitare di prendere un incarico con riserva.
Sta di fatto che a pagare le conseguenze della situazione caotica dell’avvio del corrente anno scolastico, sono gli studenti, provati del diritto allo studio.
La situazione dei docenti abilitati delle GdI è comunque paradossale, necessari per assicurare il funzionamento delle scuole, ma non idonei al ruolo. Forse sarà per questo che moltissimi docenti non si sono presentati in attesa della decisione definitiva dei giudici.