www.orizzontescuola.it – Ieri la notizia di una ulteriore riformulazione della riforma delle pensioni che coinvolge anche il mondo della scuola.
Per quanto riguarda l’APE social e a totale carico dello stato, le ultime indiscrezioni riguardano un progetto di rate per i rimborsi pari a circa il 4,5-5% per ogni anno di anticipo sulla pensione, possibile dall’anno prossimo a 63 anni di età (con un anticipo massimo di 3 anni e 7 mesi rispetto all’età di vecchiaia).
Ciò riguarderà i lavori usuranti, tra i quali è stato inserito anche l’impiego di maestra dell’infanzia. Ma per accedere al costo zero del prestito è stato dato un tetto di reddito massimo di 1.350 euro lorde. Così riportano le agenzie. Una cifra che lascia perplessi, dato che a fine carriera una maestra d’infanzia non percepirà certamente una cifra così bassa, a meno di un errore di trascrizione della notizia.
Perplessità sull’aumento dei contributi che passano a 30 anni di contributi versati (se disoccupati o disabili) e 36 anni (se impegnato in un lavoro faticoso).
Chi non rientrerà in questo tetto potrà comunque andare in pensione, ma con il prestito a proprio carico.
Proposte che, ricordiamo, potrebbero essere oggetto di modifica durante i lavori parlamentari.
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