FONTE: La Tecnica della scuola
Qual è il futuro dei docenti precari abilitati in seconda fascia d’Istituto? A chiederlo, con una mozione ad hoc, sarà presto Gian Marco Centinaio,capogruppo Lega Nord al Senato.
Centinaio, dice Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione del Carroccio, “ha spuntato per il prossimo 23 novembre la calendarizzazione a Palazzo Madama delle mozioni sugli insegnanti precari. In quella data potrebbero essere già arrivate al voto anche quelle depositate in Liguria, Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna, dopo i successi in Lombardia e – a sorpresa, trattandosi di Regioni a guida Pd – in Toscana e Marche”.
Secondo Pittoni, la mancata stabilizzazione dei docenti precari abilitati fuori dalle GaE, “potrebbe tradursi in un’autentica emergenza sociale. Con questi documenti – spiega – domandiamo al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini chiarimenti sul futuro dei docenti abilitati della seconda fascia d’istituto e, allo stesso tempo, l’impegno su un decreto che proroghi i termini del provvedimento sui “Percorsi abilitanti speciali” per gli insegnanti della terza fascia con adeguati livelli di esperienza”.
Nel mirino della Lega Nord è il comma 131 della legge sulla “Buona scuola”, per cui “a decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato… non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”. Perché i tre anni di lavoro, anche non continuativo, svolto come supplente, sono la soglia che, se superata, può portare all’automatica trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Da qui, il “blocco” imposto dalla Legge 107/15.
Così, se quel comma dovesse avere attuazione, secondo la Lega, che ha avviato una vera e propria campagna a tutti i livelli istituzionali, ci ritroveremo tra tre anni con una nuova categoria di “esodati”: quelli della scuola.