Nonostante il consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa circa l’inserimento in GAE dei diplomati magistrale, nonché il più volte confermato orientamento circa il valore dell’inserimento con riserva, mediante provvedimento di ottemperanza, alcuni Ambiti Territoriali provinciali, a differenza di altri, continuano a non ottemperare correttamente alle pronunce cautelari adottando comportamenti non conformi a quanto prescritto nelle predette ordinanze.
Il malcontento ingenerato nei docenti ha spinto la nostra Associazione ad andare oltre il semplice ricorso per ottemperanza, chiedendo formalmente al Consiglio di Stato una uniforme applicazione delle pronunce cautelari da parte dei vari uffici scolastici provinciali, anche tramite l’insediamento del commissario ad acta già nominato in sede di pronuncia cautelare.
Il 29 settembre scorso, siamo stati convocati, per il tramite del nostro legale Avv. Dino Caudullo, a conferire con il Presidente della VI sezione del Consiglio di Stato congiuntamente all’Avvocatura dello Stato, al fine di chiarire la vicenda ed in modo tale che il Presidente, avendo piena cognizione del problema, prendesse posizione sulle nostre richieste.
In nostro Legale, Avv. Dino Caudullo, ha evidenziato la generale situazione di assoluta disomogeneità dell’agire dell’amministrazione scolastica, visti i provvedimenti contrastanti che hanno comportato per molti docenti nostri assistiti la perdita della possibilità di ottenere incarichi a tempo determinato/indeterminato, a differenza di molti altri che, invece, sono stati correttamente inseriti ed hanno avuto il giusto conferimento di contratti.
Il Presidente dopo tale articolata illustrazione dei fatti, ritenendo opportuna la decisione sulla questione in Camera di Consiglio, ha disposto la discussione innanzi al Collegio all’udienza del 13 ottobre prossimo, invitando il nostro difensore a presentare articolata relazione sulle criticità esistenti nei diversi uffici scolastici.
A breve i nostri ricorrenti interessati riceveranno opportuna comunicazione a mezzo mail, ove verrà richiesto di esporre le problematiche persistenti circa il proprio inserimento, che verranno opportunamente riportate in sede collegiale all’udienza del 13 ottobre.