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Formazione obbligatoria, i costi non devono gravare sui docenti

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1“La formazione dei docenti, che riteniamo necessaria per valorizzare la nostra categoria professionale e per garantire agli alunni una sempre più elevata qualità dell´insegnamento, deve essere oggetto di uno specifico capitolo nel prossimo CCNL e non può essere affidata a provvedimenti che modificano unilateralmente il contratto di lavoro”.

Così la Gilda degli Insegnanti esprime la sua posizione in merito alla prima bozza dell´introduzione del Piano per la formazione dei docenti.

“Tralasciando gli aspetti culturali, che approfondiremo appena sarà reso ufficiale l´intero documento del Miur, appare evidente che i docenti dovranno effettuare cinque moduli nel corso di un triennio. Secondo le informazioni disponibili finora, – spiega la Gilda – ogni unità formativa sarebbe di almeno 25 ore di attività, di cui preferibilmente almeno 8 in presenza, per un totale di ben 125 ore di formazione obbligatoria in tre anni. Probabilmente, per sostenere le spese dei corsi, gli insegnanti saranno costretti ad attingere ai 500 euro della card per l´aggiornamento.

Eppure – sottolinea la Gilda – per tutti i lavoratori la formazione obbligatoria deve rientrare nell´attività lavorativa retribuita. Inoltre va evidenziato che, in base a quanto stabilito dalla legge 107/2015, la formazione obbligatoria deve essere regolamentata dai decreti attuativi, di cui però non c´è traccia, e non da una semplice circolare. Ricordiamo infine – conclude la Gilda – che, in base alle norme attuali, resta prerogativa del Collegio dei Docenti deliberare il piano di formazione”.

Roma, 25 agosto 2016
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti

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