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Mobilità. Trasferimento annullato, il docente non è possesso del titolo di sostegno. Sospetti su errori valutazione domande

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1www.orizzontescuola.it – L’Ufficio Scolastico di Bergamo annulla un trasferimento interprovinciale ottenuto da un docente verso Bologna, in quanto a mesi di distanza dalla valutazione delle domande si scopre che lo stesso non era in possesso del titolo di specializzazione per il sostegno richiesto per transitare su quel posto.

Poco male potrebbe pensare qualcuno, l’Ufficio Scolastico se ne è accorto in tempo e non ci sono state ripercussioni su presa di servizio o avvio anno scolastico. Ma la situazione è più grave se si pensa che un tale movimento fa parte della fase B, quella destinati ai trasferimenti interprovinciali dei docenti assunti entro l’a.s. 2014/15. A chi sarebbe potuto andare il posto se l’Ufficio avesse operato i necessari controlli per tempo? E soprattutto a chi andrà adesso il posto? Come si potrà ripristinare l’esatta sequenza dei movimenti, tra l’atra determinata in prima istanza da un algoritmo ancora secretato nelle stanze del Miur.

Sembrerebbe una questione da poco, ma per chi era interessato a quel posto potrebbe diventare un vero rompicapo.

Ma la vicenda porta anche altre riflessioni. I sospetti sulle valutazioni superficiali delle domande da parte degli Uffici Scolastici non nascono certo oggi – altrimenti non ci spiegheremmo come sia possibile che negli elenchi compaiano punteggi abnormi, non giustificabili neanche con il precariato storico o con tutti i titoli accumulabili – e più volte i docenti stessi hanno richiesto maggiore trasparenza nell’operazione, soprattutto per quanto riguarda la valutazione del servizio svolto nelle paritarie, che vale solo in limitati casi per la primaria fino al 2007/08, ma che molti docenti a quanto pare avrebbero dichiarato fidandosi del fatto che “tanto poi l’ufficio Scolastico lo annullerà”, oppure il titolo SSIS dichiarato ai fini di assicurarsi i 12 punti che in base alla tabella dei titoli spetta solo ai docenti che hanno superato il concorso ordinario.perfezionamento3

Il Ministero ha chiarito, nella riunione con i sindacati, che tali sospetti -o la richiesta di correzione di punteggi sbagliati – non potranno essere motivo di tentativi di conciliazione ma dovranno essere gestiti in autotutela dai singoli Uffici Scolastici.

In ogni caso il sospetto che ci possano esserci degli errori, dato anche il numero elevato di domande da gestire, rimane.

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