Gli esiti sono alterati. Forte il malumore dei docenti trasferiti che addebitano le colpe al sistema informatico impazzito, ma i motivi potrebbero anche essere altri. Un’attenta verifica, poi ogni azione di tutela verrà messa in campo.
Nella giornata di venerdì 29 luglio, il MIUR ha diffuso gli esiti della mobilità interprovinciale della scuola primaria, demandando agli USR le pubblicazioni di competenza. Già dalla e-mail di notifica personale, molti docenti hanno registrato conincredulità di essere stati assegnati a province lontane estranee ad ogni loro aspettativa, pur con punteggi rilevanti o in presenza di benefici di legge.
Nel raffronto con i tabulati ufficiali, hanno preso evidenza dati scarsamente affidabili, associati a movimenti incomprensibili. Con la premessa che quanto sta succedendo è parte di un’operazione che si è imposta con proroghe e rinvii, con pubblicazioni sbagliate e ritirate, nascosta alla trasparenza da un misterioso algoritmo, viene spontaneo diffidare, ancora una volta, di chi ha voluto costruire un sistema senza reale conoscenza delle complessità in campo.
Ma, come ci viene fatto notare, dietro i numeri e gli errori c’è la serenità di migliaia di famiglie e subire penalizzazioni da procedure informatiche impazzite, a livello centrale o territoriale, non è nemmeno pensabile.
La nostra azione di tutela, partirà dalla verifica dei dati e dalle segnalazioni che perverranno: lunedì, insieme agli altri sindacati chiederemo un incontro al MIUR affinché ci sia data ragione di quanto è accaduto e delle relative conseguenze.