www.latecnicadellascuola.it Non hanno nulla da temere i presidi che dovessero decidere di non pubblicare gli avvisi sui posti vacanti dell’organico dell’autonomia da assegnare tramite chiamata diretta.
A ribadirlo è stato Gildo De Angelis, direttore generale dell’Usr Lazio, autore, il 29 luglio, di una nota – Prot. n. 25028 – attraverso cui ha risposto anche ad “una mail inviata ai dirigenti scolatici da una organizzazione sindacale nella quale si avvisa che il Direttore Generale dell’USR Lazio “non ritiene di dover sanzionare eventuali comportamenti di inerzia dei dirigenti scolastici, ossia la mancata emanazione del bando”.
A proposito della pubblicazione di precisi avvisi, da parte dei dirigenti scolatici, contenenti l’elenco dei posti dell’organico dell’autonomia vacanti e disponibili, De Angelis sottolinea che “è nella libera scelta del dirigente scolastico pubblicare, non pubblicare o pubblicare in parte gli avvisi, e nessuna delle diposizioni attualmente emanate prevendono l’obbligo o la possibilità, per i Direttori Generali degli Uffici regionali, di sanzionare i dirigenti scolastici che decidono di non pubblicare gli avvisi”.
Il responsabile dell’Usr Lazio, su questo punto, è perentorio. E conclude: “la mancata pubblicazione dei bandi comporta solamente l’assegnazione dei docenti da parte degli Uffici Scolatici Regionali”.
Ora, è vero che la maggioranza dei dirigenti scolastici, nel primo giorno di possibile pubblicazione dei posti da assegnare, ha dato seguito alle indicazioni previste dal Miur con le linee guida pubblicate qualche giorno fa. Pubblicando i posti e indicando alcune precise competenze, come chiesto da Viale Trastevere, per andare a ricoprirli (con l’anzianità di servizio messa decisamente da parte).
Anche in caso contrario, comunque, i presidi non avrebbero nulla da temere. A meno che, poi, l’Usr non ne tenga conto in fase di valutazione annua del ds, con possibili strascichi negativi, in tal caso, sugli incentivi legati al raggiungimento degli obiettivi preposti.