Rimane orientata alla tranquillità, la posizione del Miur sui problemi riscontrati in occasione dei “movimenti” del personale da collocare sugli ambiti territoriali.
Il 27 luglio, a proposito dei problemi di natura tecnica da noi ipotizzati per giustificare i ritardi di pubblicazione dei trasferimenti, abbiamo ricevuto dal dicastero di Viale Trastevere questa precisazione: “non sono stati riscontrati errori. La procedura, come da contratto per la mobilità, è molto complessa e prevede più fasi. Ognuna delle quali si sta svolgendo regolarmente”.
Il giorno dopo, il concetto è stato ribadito al Miur dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine della presentazione dei Big Data.
“Nelle prossime ore sarà possibile per tutti i docenti avere notizie sulla loro destinazione. Fare polemica mi sembra pretestuoso”, ha detto il responsabile del Miur ai cronisti rispondendo in questo modo anche ai sindacati che hanno “occupato” il Miur per avere il prima possibile la lista completa dei “movimenti” sugli ambiti territoriali della scuola dell’infanzia e primaria.
“Si sta facendo un lavoro eccezionale, nel senso etimologico del termine”, ha continuato Giannini, ricordando che “in due anni è stato messo a punto un piano di assunzioni e un concorso”.
“Sul piano della mobilità, che si combina con la fase conclusiva del concorso, si procede speditamente”, ha concluso il ministro dell’Istruzione.