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Chiamata diretta, Campione: lunedì 18 luglio linee guida. Daremo maggiore flessibilità ai dirigenti. Via limite quattro requisiti? Docenti in cattedra per tempo

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www.orizzontescuola.it – Salta la trattativa tra Ministero e sindacati relativamente al meccanismo per l’assegnazione dei docenti alle scuole. Cosa accadrà adesso? E’ Marco Campione che ci anticipa alcuni dettagli che saranno inseriti nelle prossime linee guida.

E’ sabato mattina, ma Campione (capo segreteria del Sottosegretario Faraone), accetta ugualmente di confrontarsi promosul fallimento delle trattative con i sindacati per la “chiamata diretta” che tra fine agosto e metà settembre assegnerà i docenti che dal 2016/17 acquisiranno la titolarità su ambito territoriale, con la mobilità o il ruolo, alle scuole. Anche se il termine “chiamata diretta” non gli garba e ci fa notare che essa non è nella 107 e che i dirigenti non reclutano, “individuano tra docenti già in ruolo quelli con un profilo più coerente con l’offerta formativa della scuola che dirigono.”

Ricordiamo che il tavolo con i sindacati è saltato sulla questione della tabella dei titoli sulla base della quale i dirigenti avrebbero emanato degli avvisi per assegnare i docenti agli incarichi sulla base di quattro requisiti da loro scelti in coerenza con il PTOF. “E’ vero – tiene però a precisare Campione al telefono – ma c’era anche una questione legata alla tipologia dei requisiti”.  “Il tavolo è saltato sulle esperienze. Alcune ai sindacati proprio non andavano giù: avere esperienza di didattica innovativa, laboratori, digitale… Questi non sono titoli da mercato, ma esperienze maturate dagli insegnanti con il loro lavoro a scuola, lavoro vero.”universitc3a02

Ci sono alcune obiezioni avanzate dai sindacati, però, che anche a noi della redazione sono sembrate più che fondate. Ad esempio, chiedo, come mai sono state inserite esperienze come la vicepresidenza o il referente per l’orientamento, tra i titoli.
Non c’è solo la didattica che a volte bisogna considerare come requisito. “Se – spiega con un esempio Campione – devo lavorare molto sul contrasto alla dispersione, vero che dovrò lavorare sulla didattica ma anche su formazione e orientamento, quel tipo di esperienza o attitudine sicuramente ha un valore aggiunto.” “E poi – precisa – un elenco a noi stava stretto, ma volevamo tenere fede all’accordo con i sindacati”. Perché? Chiedo. “Quegli indicatori servivano per dare il senso delle diverse tipologie di esperienza. A partire dalla didattica, dalla progettazione…”

In definitiva, come ha detto Pino Turi (segretario UIL) durante una intervista rilasciata a caldo dopo l’abbandono del tavolo delle trattative da parte dei sindacati,  c’era accordo sul 90% dell’intera contrattazione. E su questo Campione concorda e lo considera come un ulteriore rammarico per non aver raggiunto l’intesa. A questo punto, però, è lui a rivolgere a me una domanda: “hanno rotto solo per un 10%?”

Resta, comunque, in piedi un impianto sul quale MIUR e sindacati lavoravano già da tempo e che sarà, comunque, utilizzato dal Ministero per elaborare quelle linee guida che saranno pubblicate ad inizio della prossima settimana. E ciò viene confermato anche dal mio interlocutore al telefono: l’elaborazione delle linee guida metteranno in piedi un meccanismo coerente con l’accordo politico, ma saranno apportate delle modifiche. Ad esempio ci sarà meno rigidità e meno burocrazia possibile. Non è detto, ad esempio, che saranno quattro i requisiti che i dirigenti dovranno esprimere per raccogliere le candidature. Mentre non saranno modificati altri dettagli, come la procedura d’ufficio degli USR nel caso di docenti che non riceveranno proposte di assegnazione di sede. Resterà inoltre, tiene a precisare Marco Campione, “l’idea che la procedura deve essere trasparente e che si debba costruire un meccanismo che serva ad individuare la persona più adatta”.

C’è un’altra questione che voglio affrontare e riguarda il motivo per cui si è sospesa la contrattazione la prima volta, martedì scorso, cioè se sarà data la possibilità per i dirigenti di una scuola di un certo ambito di vedere i curriculum dei candidati di altre scuole dell”ambito per consentire loro di proporre direttamente l’incarico a chi non ha fatto domanda nella sua scuola. Questione sulla quale i sindacati si erano parecchio irrigiditi. “Non è rilevante – mi dice Campione -, perché i dirigenti che potranno avere tale necessità saranno pochissimi.

Lunedì o comunque ad inizio settimana, saranno emanate le linee guida, a dirlo lo stessocomunicato del Ministero inviatoci in redazione ieri. Una vera e propria corsa contro il tempo, perché l’obiettivo del Ministero è che i docenti coinvolti nella mobilità abbiano la cattedra entro il 31 di agosto, mentre i neoassunti entro il 15 di settembre.

Campione è fiducioso, ce la faranno. E per questo daranno delle indicazioni precise, con una precisa scansione temporale.

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