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Mobilità 2016: bozza dei criteri e procedure per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole

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FONTE: www.professionistiscuola.it – Riportiamo resoconto del 28 giugno con il quale  si è conclusa la prima fase del confronto tra le OO.SS rappresentative e il livello politico del MIUR sulla sequenza contrattuale prevista dal CCNI mobilità 2016/2017. Nei numerosi incontri tenutisi al MIUR negli ultimi due mesi il confronto tra l’Amministrazione e le OOSS ha certificazioni informaticheprodotto la bozza di un documento nel quale sono indicati i criteri e le procedure con i quali i Ds dovranno individuare i docenti che avendo la titolarità nell’ambito vengono assegnati con incarico triennale alle scuole. Questa bozza sarà discussa in un successivo incontro, presumibilmente la prossima settimana, tra i segretari generali delle OOSS rappresentative e il sottosegretario Faraone (quindi potrebbe ancora essere modificata). Nella bozza di documento vengono indicati i seguenti criteri e procedure per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole:

 

– in premessa si ribadisce che il CCNI è un atto necessario essendo la procedura dei commi della 107/2015 relativi alla mobilità nella fase di prima applicazione;

– l’assegnazione avverrà con due procedure simili ma distinte cronologicamente, la prima per coloro che sono già assunti all’a.s. 2015/2016 (anche i neoassunti) che si concluderà entro il 31/08; la seconda per coloro che saranno assunti nel 2016/2017 (concorso e GAE) che si concluderà entro il 15/09;

– nelle due procedure le diverse fasi delle operazioni sono contemporanee, o se questo non sarà possibile per problemi di sistema contemporanee per ordine di scuola;

– a livello nazionale, nella contrattazione con le OOSS, vengono individuati 10/15 requisiti/indicatori afferenti a tre macro-aree: informatica, lingue, disagio (BES, disabilità, sociale, …);

– l’avvio della procedura è a cura del Ds che una volta conosciute le disponibilità, prima della pubblicazione dei movimenti, sulla base del PTOF, del RAV e del Piano di miglioramento, individua/sceglie, tra i 10/15 individuati a livello nazionale, 3 requisiti/indicatori che ritiene debbano possedere i docenti ai quali proporre l’assegnazione triennale nella scuola;

– dopo aver individuato i 3 requisiti/indicatori, e sempre prima della pubblicazione dei movimenti, il Ds pubblica un avviso/bando con questi requisiti/indicatori per il numero di posti disponibili nella scuola;

– a questo punto, al momento della pubblicazione dei movimenti i docenti che saranno titolari sull’ambito possono presentare la propria domanda di assegnazione ad una o più scuole dell’ambito attraverso la piattaforma istanze online (dove ci sarà una maschera tipo anagrafe docente) indicando i titoli posseduti tra quelli individuati dal Ds;

– successivamente, il Ds procede nell’esame delle domande pervenute alla scuola e forma una graduatoria dei docenti sulla base del numero dei requisiti/indicatori posseduti (se un solo docente possiede tutti e tre i requisiti/indicatori il posto è suo);

– si potrebbe creare la situazione che più di un docente possiede tutti e tre gli requisiti/indicatori, in questo caso il posto spetta a colui che ha il punteggio della mobilità più elevato (qui si recupera il punteggio della mobilità seppur in forma residuale); – si potrebbe creare la situazione che nessuno dei docenti possieda tutti e tre i requisiti/indicatori individuati, in questo caso si scala su chi ne possiede due, poi uno, poi neppure uno (tra questi ultimi prevale chi ha il punteggio della mobilità più elevato);

– individuato il docente a cui spetta il posto il Ds propone l’assegnazione triennale al docente in quella scuola, il docente può rifiutare ma solo se è chiamato in un’altra scuola (la chiamata è contemporanea);

– la conferma dell’assegnazione triennale non impedisce di presentare domanda di assegnazione provvisoria come del resto è previsto dalla legge; – tutti coloro che titolari nell’ambito non verranno chiamati dai Ds saranno assegnati per un triennio alla scuola dagli UUSSRR sulla base del punteggio di mobilità;

– se un Ds non pubblica l’avviso (inerzia) interviene l’USR con l’assegnazione d’ufficio sulla base del punteggio mobilità;

– non si cita da nessuna parte il colloquio, che però rimane nella legge 107/2015 e che il Ds in virtù di ciò può comunque sempre fare.

Rimane da sciogliere il nodo politico della graduazione dei requisiti/indicatori perché le OOSS ritengono che la graduatoria di scuola sia da fare solamente con la quantità dei requisiti/indicatori (3, 2, 1, 0) mentre il MIUR vuole che ci sia un margine di discrezionalità del Ds (l’unico rimasto a loro dire) che dovrebbe poter decidere quale priorità dare ai requisiti/indicatori.

Punti critici:

– mancanza di un momento di verifica collegiale nella decisione dei requisiti/indicatori da inserire nel bando, decisione che viene lasciata al solo Ds (il quale del resto sappiamo se non esplicitamente previsto dal CCNI ha comunque la possibilità di operare forzature nelle scelte discostandosi dai documenti prodotti dalla comunità scolastica);

– il potere di decidere le priorità tra i requisiti/indicatori dato al solo Ds sarebbe un ulteriore spazio di discrezionalità che il Ds gestirebbe in perfetta solitudine, senza alcun confronto con gli organi collegiali della comunità scolastica;

– macchinosità della procedura che, essendo molto complessa, rischia di creare difficoltà alle scuole e ai docenti nell’attuazione e la questione dei tempi, infatti i movimenti si conosceranno solo dopo la metà del mese di agosto;

– seri rischi sul regolare avvio dell’anno scolastico.

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