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Assenze ingiustificate, cambia la norma: più facile essere licenziati. Punizioni anche per i dirigenti

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Cambia la normativa sulle assenze dei dipendenti pubblici, incluso il personale della scuola.

Pubblicato in GU decreto legislativo, voluto dal Ministro Madia, recante modifiche all’articolo 55-quater del Dlgs. 16513528288_10154214107659360_3817353184645868211_o del 2001 (Brunetta), in materia di licenziamento disciplinare.

Le modifiche vanno in una maggiore severità nelle punizioni ai dipendenti per ipotesi di falsa attestazione di presenza in servizio. Le pene saranno applicabili in trenta giorni e n on in centoventi come precedentemente.

Restrizioni anche nel concetto stesso di “falsa attestazione”, le cui modalità sono state ampliate.

Il decreto Madia si applica anche alla scuola, al personale docente ed ATA. E, come per il resto della Pubblica Amministrazione, i dirigenti saranno direttamente responsabili.

Infatti, dovrà essere il dirigente ad agire tempestivamente, in caso di certezza della violazione, contro il lavoratore ed entro 48 ore.

Il dirigente non avrà obbligo di convocare il lavoratore interessato e scatterà subito la sospensione dal servizio e di conseguenza dello stipendio (fatto salvo il diritto all’assegno alimentare pari al 50 per cento della retribuzione).

Il dipendente potrà far valere le proprie ragioni a seguito di convocazione del dirigente che dovrà avvenire entro 15 giorni dalla constatazione e il caso dovrà essere chiuso entro 30 giorni.

Le pene giungono fino al licenziamento e al risarcimento per aver danneggiato l’immagine della Pubblica Amministrazione.

Pene previste anche per i dirigenti che a conoscenza delle infrazioni non sono intervenuti, che possono giungere anche al risarcimento danni nei confronti della PA.

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