FONTE: www.professionistiscuola.it – Ci siamo quasi, sta per essere pubblicato il Regolamento del nuovo corso-concorso per Dirigenti Scolastici.
La Ministra Giannini dichiara che “Il concorso per la prima volta sarà su base nazionale, perché il ruolo della dirigenza è nazionale e per superare i limiti emersi in passato dalle selezioni su base regionale. Con la Buona Scuola abbiamo assegnato nuovi poteri, ma anche e soprattutto nuove responsabilità ai dirigenti scolastici. Anche per questo serve una modalità di selezione che ponga l’accento sulla conoscenza, verificabile con le prove concorsuali, ma anche sulla capacità di gestione e di relazione che possiamo incentivare attraverso i mesi di corso e tirocinio“.
Il testo del Regolamento è stato inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che emetterà parere per poi trasmetterlo al Consiglio di Stato; quest’ultimo avrà il compito di vagliarlo prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Per evitare il fenomeno della reggenze, il MIUR intende bandire il concorso su tutti i posti vacanti e disponibili al momento della pubblicazione del bando, cui si dovranno aggiungere i posti che si renderanno disponibili nel triennio successivo per effetto dei pensionamenti
Le fasi del corso-concorso prevedono:
- (eventuale) prova preselettiva (50 domande a risposta chiusa). La prova preselettiva verrà espletata solo nel caso in cui il numero dei candidati sarà tre volte superiore al numero dei posti mesi a bando. Il calcolo del punteggio prevede: 2 pt per ogni risposta esatta, 0 pt per le risposte non date e -0,7 punti per le risposte errate.
- prova scritta (5 domande a risposta aperta di cui una in lingua a scelta del candidato tra inglese, francese, tedesco e spagnolo). Alla prova scritta è ammesso un numero di canditati pari a tre volte quello dei posti disponibili per il corso di formazione, nonché tutti coloro che hanno un punteggio pari all’ultimo candidato ammesso
- prova orale, sullo stesso programma della prova scritta, prevede anche la verifica delle competenze informatiche e linguistiche.
- corso di formazione dirigenziale della durata di 4 mesi. Alla frequenza del corso di formazione sono ammessi candidati in numero corrispondente a quello dei posti messo a bando aumentato del 20%.
- tirocinio della durata di 4 mesi.
Il punteggio massimo ottenibile è pari a 230 punti così suddiviso:
- massimo 100 punti per la prova scritta
- massimo 100 punti per la prova orale
- massimo 30 punti per i titoli.
Le prove scritte e orali si supereranno con un minimo di 70 punti.
Chi può partecipare?
Tutti i docenti di ruolo in possesso di Laurea magistrale o specialistica, con servizio non inferiore a 60 mesi (si calcola anche il pre-ruolo nella scuola statale). Le istanze dovranno essere presentate attraverso le procedure informative stabilite dal Ministero, in cui si dovranno indicare, in ordine di preferenza, tutte le Regioni per l’individuazione della sede del corso di formazione nonché la lingua straniera scelta per le prove.
Quali gli argomenti?
a) Normativa di riferimento per il settore dell’istruzione ed educazione scolastica
b) Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali
c) Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica
d) Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico
e) Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici
f) Diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni
g) Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali
h) Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea.