E’ scontro fra MIUR e MEF, il ministero dell’istruzione è al lavoro per costituire l’organico di fatto.
Spera di chiuderlo entro il mese di giugno in modo da utilizzarlo per le assegnazioni provvisorie dei neoassunti. Lo scoglio da superare resta il MEF.
Le motivazioni evidenziate del ministro Giannini riguardano le esigenze didattiche per il prossimo anno scolastico che potranno trovare risposta solo con i neoassunti e con i docenti che entreranno in ruolo dal primo settembre prossimo. Ricordiamo che la legge 107 mira ad azzerare (in parte) gli incarichi e le supplenze soprattutto le suppleze brevi, le scuole dunque dovranno “aggiustarsi” con l’organico che hanno a disposizione.
L’organico di fatto, se strappato al MEF, consentirà inoltre a circa 50 mila docenti neoassunti di trovare una cattedra vicino casa. I 30 mila posti (in realtà molti saranno frazionati) richiesti infatti potranno essere utilizzate soprattutto per le assegnazioni provvisorie in modo da far tirare un sospiro di sollievo a quei docenti che sono stati immessi in ruolo lontano da casa.
Prevediamo che il confronto fra MIUR e MEF non sarà assolutamente facile, tuttavia il ministro Giannini spera di portare a casa il risultato fino ad oggi insperato.