FONTE: www.orizzontescuola.it – Le novità introdotte dalla legge di Riforma della scuola hanno fatto (e faranno) slittare, dal punto di vista temporale, le operazioni propedeutiche all’avvio del prossimo anno scolastico, prima fra tutte la mobilità, il cui ultimo esito, ossia la pubblicazione dei movimenti della scuola secondaria di secondo grado Fasi B, C e D, sarà noto il 9 agosto 2016 (salvo proroghe).
Siamo giunti a giugno e prima dell’inizio del prossimo anno scolastico si devono effettuare tutta una serie di operazioni, vecchie e nuove, che richiedono un tempo più disteso del solito, tanto che con il DL n. 42/16 le assunzioni in ruolo sono state spostate al 15 settembre 2016 o meglio devono effettuarsi entro tale data, così come al 15 settembre è stata prorogata l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato.
Queste le operazioni da svolgere:
- pubblicazione esiti mobilità provinciale e interprovinciale;
- sequenza contrattuale “chiamata diretta”;
- CCNI concernente utilizzazioni e assegnazioni provvisorie;
- attribuzione incarico ai docenti dell’ambito da parte del DS (chiamata diretta);
- operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria (presentazione domande, elaborazione e pubblicazione movimenti);
- immissioni in ruolo;
- incarichi a tempo determinato.
Delle sopra elencate operazioni conosciamo soltanto le date di pubblicazione dei movimenti della mobilità.
Fase A
- scuola dell’infanzia:13 maggio
- scuola primaria: 26 maggio (poi prorogate al 30 maggio)
- scuola secondaria di I grado: 9′ giugno
- scuola secondaria di II grado: 24 giugno
Fasi B, C e D
- scuola dell’infanzia e primaria: 18 luglio
- scuola secondaria di I grado: 28 luglio
- scuola secondaria di II grado: 9 agosto
Riguardo alla sequenza contrattuale relativa all’attribuzione dell’incarico, da parte del dirigente scolastico, ai docenti dell’ambito territoriale di riferimento, sindacati e MIUR sono su posizioni antitetiche: il Miur vuole applicare alla lettera la legge 107, per cui la chiamata diretta da parte del DS deve fondarsi sul curriculum, le esperienze lavorative e le competenze professionali dei docenti, da verificare anche tramite colloquio. I sindacati, al contrario, propongono dei criteri oggettivi, basati sul merito, come avviene ad esempio per la mobilità.
Dette posizioni sono state espresse ufficialmente nell’incontro del 23 maggio u.s. Vedremo sino a quando si tratterà e con quali esiti, considerato che i sindacati hanno chiesto di spostare la questione a livello politico. Il prossimo incontro, intanto, è fissato per martedì 7 giugno.
Il 23 maggio scorso, amministrazione e OO.SS. hanno parlato anche di assegnazioni e utilizzazioni provvisorie. Il Miur ha presentato una bozza di contratto, sulla base della quale l’assegnazione può essere richiesta:
a) dal personale titolare su scuola per una sola provincia e per il numero di sedi previsto per i trasferimenti di cui alla fase A;
b) dal personale titolare su ambito per un solo ambito territoriale.
I sindacati propongono, invece, che le assegnazioni avvengano tutte su scuola, anche perché nulla è cambiato, a legislazione vigente, sulle operazioni annuali di mobilità, come abbiamo evidenziato nell’articolo “Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie: devono essere su scuola, non su ambito territoriale”
Anche in questo caso la trattativa parte da posizioni diametralmente opposte, per cui non sarà semplice e veloce.
Un’ipotesi al vaglio delle trattative tra Miur e sindacati è quella di unificare in un unico contratto assegnazioni provvisorie e chiamata diretta dei docenti, in modo da assegnare prima i docenti alle scuole e poi procedere con la chiamata diretta, come abbiamo riferito in “Chiamata diretta dei docenti negli ambiti territoriali probabile dal 22 agosto. Ipotesi unico contratto con assegnazioni provvisorie”
Si tratta, comunque, di indiscrezioni che devono essere confermate e non danno al momento alcuna certezza sui tempi.
Nel momento in cui saranno terminate le trattative sulla chiamata diretta e sulle assegnazioni provvisorie, a prescindere dalle modalità e dagli esiti, si dovranno svolgere le rispettive operazioni, che condurranno al completamento degli organici delle istituzioni scolastiche e alla sistemazione dei docenti nelle scuole richieste (nel caso delle assegnazioni) e nelle scuole dalle quali saranno scelti o assegnati d’ufficio (nel caso della chiamata diretta), secondo una tempistica non certo brevissima.
A ciò si aggiungano le operazioni di immissioni in ruolo da svolgere, per l’a.s. 2016/17, entro il 15 settembre e, infine, gli incarichi a tempo determinato.
Tutte le operazione sopra descritte, precedenti e propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico, sono numerose, complesse e iniziate con un certo ritardo (la mobilità), per cui vige l’incertezza assoluta sui tempi riguardanti la conclusione delle medesime.
Tanti docenti che vorrebbero riavvicinarsi a casa, così come quelli che saranno chiamati dagli ambiti, dovrebbero sapere i termini entro cui conosceranno il loro “destino”; le stesse istituzioni scolastiche, inoltre, dovrebbero avere un quando chiaro della tempistica riguardante le operazioni, che porteranno al completamento del loro organico per l’a.s. 2016/17.
Si potrebbe pensare che la data del 15 settembre, alla fine sarà il tempo massimo anche per le altre operazioni, con il conseguente caos che ne deriverà.
Come al solito il Miur latita, dimenticando che ha nelle mani la sorte di persone e non di oggetti, ragion per cui auspichiamo e chiediamo all’amministrazione di fornire, almeno indicativamente, una time line e l’ordine cronologico delle operazioni.