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Concorso a cattedra: il Consiglio di Stato ribalta TAR, ammessi alcuni diplomati magistrale indirizzo linguistico

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FONTE: Orizzonte Scuola

Il Consiglio di Stato, con il decreto monocratico N. 04300/2016 ha ribaltato l’orientamento del TAR Lazio, che aveva rigettato l’istanza di partecipazione al concorso a cattedra dei diplomati magistrale indirizzo linguistico.

IMG_0649Il decreto del Presidente del C.D.S. è giunto nella tarda mattinata pertanto i ricorrenti (in questo caso seguiti dagli Avv. Delia e Bonetti) non hanno potuto partecipare alla prova scritta per la primaria, che si è svolta proprio oggi.

Per loro il MIUR – commentano gli Avvocati – è ora costretto a provvedere a delle apposite sessioni riservate anche in ragione del fatto che sino al 22 settembre 2016, quando è fissata la data dell’udienza collegiale, questo provvedimento non potrà essere riformato.

Il MIUR, dunque, potrà scegliere se provvedere alla conclusione delle prove del concorso per infanzia e primaria dopo il mese di settembre 2016, facendo così slittare in avanti le assunzioni e consentendo agli idonei infanzia del concorso 2012 di ottenere il posto che gli spetta o battere altre strade che, tuttavia, appaiono sempre più difficili al momento.

Il decreto del Presidente del Consiglio è, tra l’altro, motivato in ragione del ” parere della Sezione Seconda consultiva del Consiglio di Stato n. 2366/2014 del 14/07/2014, reso nell’Adunanza di Sezione del 7 maggio 2014 sull’affare n. 172/2014, circa l’equiparazione tra il diploma magistrale e quello di maturità linguistica al termine di corso quinquennale, ai fini dell’ammissione al concorso per esami e titoli per il reclutamento del personale docente nella scuola primaria, bandito con D.M. 82 del 24.9.2012 “.

Altri pronunciamenti potranno arrivare nei prossimi giorni. Il sindacato Anief infatti ha già comunicato ai ricorrenti le date (tra il 9 e il 23 giugno) delle Camere di Consiglio di giugno in cui il Consiglio di Stato deciderà se con coerenza ammettere tutti gli altri candidati esclusi, come fino ad oggi ha fatto per alcuni, o se cambiare orientamento. Ma, in tal caso, senza alcun elemento-ragionamento nuovo che può giustificare un voltafaccia del genere, dopo le prime pronunce cautelari di accoglimento.

Nei prossimi giorni verrà presentato il ricorso in appello per i ricorrenti Orizzonte Docenti, per il quali il TAR Lazio aveva bloccato l’accesso alle prove con ordinanza che negava l’ammissione con riserva alle prove concorsuali.

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