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Immissioni in ruolo da concorso 2016. Bruschi: evitare “vincitori senza cattedra” e “cattedre senza vincitori”

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FONTE: Orizzonte Scuola

Nell’ambito dell’emendamento che attribuisce ai docenti della scuola dell’infanzia ancora inseriti nelle GM del concorso 2012 la possibilità di essere assunti su interegionale, il dott. Bruschi avanza una proposta che potrebbe risolvere anche alcuni dei problemi del concorso scuola 2016.

banner-corsi-perfezionamentoIl comma 4bis dell’emendamento prevede infatti che “Le graduatorie di merito delle scuole dell’infanzia del concorso di cui all’articolo 114 della legge 13 luglio 2015, n. 107, per il triennio 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019, in deroga all’articolo 400, comma 19, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113, lettera i), dell’articolo 1 della legge 13 luglio 2015 n. 107, sono valide in ogni caso nell’ambito dei posti vacanti e disponibili, in luogo di quelli messi a concorso. All’assunzione dalle medesime graduatorie si provvede previa procedura autorizzatoria”. Assunzioni GM infanzia 2012: approvato emendamento per scorrimento in regioni diverse da quelle del concorso. Chi non accetta decade anche da GaE

Il dott. Bruschi, ispettore Miur, propone di cancellare le parole “delle scuole dell’infanzia”.

“In tale modo – afferma – si eviterebbero le situazioni annunciate del prossimo triennio: perché le mobilità previste e prevedibili e quant’altro si è abbattuto e si abbatterà sulla configurazione degli organici, rischiano di disallineare le immissioni in ruolo dalle graduatorie “corte” (posti messi a bando maggiorati del 10%) definite dalla revisione del testo unico, e di riproporre la situazione di “vincitori senza cattedra”, ma soprattutto di “cattedre senza vincitori” già viste nel concorso 2012, con, in peggio, un vincolo legislativo a bloccarle. Perché non superarlo subito?”

E tuttavia, dal momento che il Governo ha posto la fiducia sul DL Scuola e Università e oggi si vota, la proposta non potrà essere accolta immediatamente. Ma magari qualcuno ne farà tesoro.

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