Il concorso della scuola rischia di saltare, di essere annullato! Per i sindacati sarebbe la soluzione più logica. A fermarlo saranno la miriade di ricorsi promossi in ogni angolo d’Italia, così come dichiara in un intervista al quotidiano “Il Piccolo” di Trieste il segretario della UIL Ugo Previti.
Il concorso scuola 2016 arriva oggi a Trieste. Ma la battaglia dei ricorsi che lo accompagna da settimane in tutta Italia rischia di concludersi con un clamoroso “annulliamo tutto”. «Sarebbe la soluzione più logica», dice Ugo Previti, segretario regionale di categoria della Uil. La posizione del sindacato è conseguenza della decisione del Consiglio di Stato di confermare la partecipazione con riserva alle prove d’esame per i docenti laureati privi di abilitazione. I giudici hanno infatti dichiarato inammissibile l’istanza di revoca presentata dal ministero contro il provvedimento che ammetteva con riserva alla partecipazione al concorso due ricorrenti laureate, evidenziando che nell’ordinanza di ammissione non vi sarebbe «un principio generale di diritto contrario alla regola normativa in base alla quale il titolo abilitativo è requisito necessario alla partecipazione al concorso». Come dire che anche i prof non abilitati, «ingiustamente esclusi» secondo i sindacati, possono partecipare al concorso.
Pure quelli del Friuli Venezia Giulia: nel sito dell’Ufficio scolastico regionale, in aggiunta ai 2.872 iscritti “regolari”, al link “Ammissione con riserva in aula” compare un ulteriore elenco di 483 convocati. «A questo punto non resta che attendere le decisioni del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che potrà decidere anche con sentenze brevi», sottolinea Previti.
Sentenze, attese a giorni, che «possono aprire la strada alla Cassazione per annullare tutto. In un concorso che già faceva acqua da tutte le parti – prosegue il segretario sindacale -, rischia di diventare ingestibile una situazione in cui docenti idonei hanno subito sperequazioni e ingiustizie ormai irrisolvibili». Per questo, secondo la Uil Scuola Fvg, «la soluzione più ovvia sarebbe cancellare tutto e ricominciare da zero».
Nell’incertezza il concorso tocca comunque oggi Trieste. Al laboratorio di informatica del Da Vinci-Carli-De Sandrinelli sono attesi 74 correnti, divisi tra i 34 per la prova scritta di latino e 40 per inglese e spagnolo. La prima convocazione è alle 8.30, la seconda alle 14.30, ma le prove inizieranno mezz’ora dopo. I candidati si dovranno presentare muniti di documento di riconoscimento, codice fiscale e copia della ricevuta di versamento dei diritti di segreteria. E non potranno tenere con sé in aula telefoni, smartphone, tablet e qualsiasi altro strumento idoneo alla trasmissione o conservazione di dati.
Il ministero propone per l’occasione otto domande che riguardano la materia di insegnamento di cui due in lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo, obbligatoriamente l’inglese per la primaria). Sei questi saranno a risposta aperta (di carattere metodologico/didattico e non nozionistico) e due (quelli in lingua) a risposta chiusa. Gli aspiranti docenti a posto fisso, che per la prima volta svolgeranno la prova su personal computer, avranno 150 minuti di tempo per completare la prova.
I triestini sono parte dell’esercito di 2.872 iscritti alla caccia dei 1.531 posti a disposizione in Fvg, di cui 88 per i docenti di sostegno. Il maggior numero in gara sono quelli per le primarie (482), quindi le secondarie di secondo grado (472), le secondarie di primo grado (287) e le scuole dell’infanzia (189), con i picchi per le classi di insegnamento di matematica e scienze (99) e lettere che, tra medie e superiori, toccano quota 112. Per quel che riguarda invece il sostegno, i posti a disposizione sono 56 nelle primarie, 7 nelle secondarie di primo grado e 25 nelle secondarie di secondo grado.
Il calendario delle prove prevede una nuova chiamata nel capoluogo regionale il 13 maggio al Tiziana Weiss per 12 professori impegnati in latino e greco. Il 24 maggio al Gabriele D’Annunzio di Gorizia sono invece attesi 16 docenti di scienze e tecnologie informatiche e il 26, ancora al Da Vinci-Carli-De Sandrinelli, altri 22 di sciente e tecnologiche meccaniche.