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Concorso scuola docenti. Esiti prova scritta su USR e voto per e mail almeno venti giorni prima della prova orale

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FONTE: Orizzonte Scuola

Come verranno a conoscenza i candidati dell’esito della prova scritta? Analizziamo cosa dice il bando e cosa, nella realtà, è accaduto nel concorso 2012. In ogni caso l’esito potrebbe arrivare anche non più di venti giorni prima rispetto alla prova orale.

ricorso-diploma-magistrale-gaeIl bando del concorso (sia per infanzia e primaria, che sostegno, che secondaria di I e II grado) afferma “I candidati che conseguono l’ammissione alla prova orale ricevono da parte del competente USR comunicazione, esclusivamente a mezzo di posta elettronica all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione al concorso, del voto conseguito nella prova di cui all’art. 6 comma 3, ovvero nelle prove di cui all’art. 6 commi 3 e 4, della sede, della data e dell’ora di svolgimento della loro prova orale almeno venti giorni prima dello svolgimento della medesima”.

Ricordiamo che, come già per la prova scritta, la prova orale non potrà essere svolta nei giorni festivi nè nei giorni di festività religiosa ebraica nonchè nei giorni di festività religiose valdesi.

Dunque, la prassi (cioè l’esperienza del concorso 2012) ci dice che appena la Commissione termina il lavoro di correzione delle prove scritte, gli esiti vengono pubblicati sul sito dell’USR (solo il nome dei candidati), senza il voto conseguito.

Evidentemente per motivi di privacy esso viene invece comunicato per e mail al candidato, ricordandogli altresì giorno, ora e sede della convocazione per la prova orale. La comunicazione dovrà pervenire almeno venti giorni prima rispetto alla propria prova orale.

Il consiglio è quello di scandagliare sempre con attenzione il sito dell’USR, per non lasciarsi sfuggire alcuna indicazione relativa ad un impegno così importante.

I tempi. Naturalmente gli esiti verranno pubblicati man mano che le commissioni termineranno il proprio lavoro, per cui anche per la stessa classe di concorso potrebbero esserci regioni che terminano prima di altre. O regioni che concluderanno in tempo per le immissioni in ruolo dell’a.s. 2016/17 e altre che non faranno in tempo. Il rischio è sopratutto per infanzia e primaria

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